City Life Magazine 34 | Page 21

SMART CITY E SMART LAND L ’Italia è pronta alla sperimentazione di nuove soluzioni tecnologiche per l’a- deguamento del tessuto stradale na- zionale e l’introduzione dei cosiddetti servizi di connettività V2X, fondamentali per la dif- fusione delle auto c.d. “a guida autonoma”. Nella Gazzetta Ufficiale n. 90 dello scorso 18 aprile, infatti, è stato pubblicato il decreto ministeriale 28 febbraio 2018 (c.d. Decreto Smart Road), attuativo delle numerose di- sposizioni della Legge di Bilancio 2018 che mirano all’ammodernamento e all’adegua- mento tecnologico di tutta la rete stradale italiana all’insegna della digital tansforma- tion. Il decreto, in buona sostanza, si sviluppa su due direttrici principali: (1) la realizzazione di “strade connesse”, attraverso una serie di strumenti debitamente elencati e definiti dalla novella normativa, e (2) l’introduzione e la sperimentazione del self driving car, disci- plinato da disposizioni particolarmente pun- tuali e stringenti. L’obiettivo è quello di tra- sformare l’odierno tessuto stradale in smart roads, caratterizzate da tecnologie, funzioni e servizi che intervengono sulla manuten- zione e gestione dell’infrastruttura stradale, migliorandone l’efficacia, diminuendo i costi nell’intero ciclo di vita e aumentando la resi- lienza. Nello specifico, viene innanzitutto cristalliz- zata la definizione di smart road; e infatti l’ar- ticolo 2 del decreto la definisce come “infra- struttura stradale per la quale è compiuto un processo di trasformazione digitale orienta- to a produrre piattaforme di osservazione e monitoraggio del traffico, modelli di elabora- zione dei dati e informazioni, servizi avanzati ai gestori delle infrastrutture, alla pubblica amministrazione e agli utenti della strada”. 21 Dunque, il processo di digital tansformation “da strada a smart road” – secondo quanto previsto dal §3 dell’Allegato Tecnico al de- creto – partirà dapprima con lo sviluppo del- le infrastrutture della TEN-T (Trans-European Network – Transport), nuove o esistenti, per poi estendersi progressivamente a tutte le infrastrutture identificate dal PGLT (Piano Generale dei Trasporti e della Logistica) del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti. In estrema sintesi, lo sviluppo delle smart roads sarà applicato gradualmente a partire dalle infrastrutture autostradali, prevedendo – entro il 2025 per le autostrade ed entro il 2030 per gli impianti stradali diversi da que- ste ultime – l’implementazione dei servizi fi- nalizzati alla deviazione dei flussi automobili- stici, al controllo degli accessi, alla gestione dei punti di rifornimento ed all’aumento del numero di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. L’Allegato Tecnico al Decreto Smart Road, proprio al fine di creare un “ecosistema tec- nologico favorevole per l’interoperabilità tra infrastrutture e veicoli di nuova generazione, per l’adeguamento delle infrastrutture alle nuove richieste di mobilità da parte dei viag- giatori e per la realizzazione di servizi inno- vativi”, descrive ed elenca, in maniera detta- gliata, le specifiche tecniche e funzionali che dovranno necessariamente essere installate per garantire il funzionamento del sistema di connettività stradale. I sistemi di connessione, nello specifico, si declineranno nella realizzazione di punti di accesso hotspot Wi-Fi per i cittadini all’inter- no delle aree di sosta, misure per la comuni- cazione di dati a elevato bit-rate, servizi per lo sviluppo del c.d. Internet of Things – IoT e sistemi di rilevazione del traffico e del meteo