City Life Magazine 34 | Page 14

14 CITY LIFE MAGAZINE N.34 P iù del 40% delle unità immobiliari del nostro Paese sono servite dalla ban- da ultra larga. Il 42,6%, per l’esat- tezza. Sono questi i dati presentati alla fine dello scorso anno dal ministero dello Svilup- po economico, il quale prevede un amplia- mento della diffusione fino ad arrivare, per quest’anno, al 62,5% e al 79% nel 2019. Nel 2020, come prevedono gli obiettivi del piano banda ultralarga, la copertura dovrà raggiungere il 100% delle case italiane, con una velocità di connessione di almeno 30 megabit al secondo. Questo almeno secon- do i piani del ministero. La realtà parla invece un’altra lingua, perché al 2020 la copertura sul totale sarà al mas- simo del 53,5%, lontana quindi dall’obiettivo dell’85% (per conoscere la situazione co- mune per comune si può consultare il sito www.bandaultralarga.italia.it, che si basa sui dati riportati dalle società di telecomunica- zioni; nda). Tra le Regioni meglio servite dalla banda ultralarga svetta su tutte la Puglia, con 70 abitazioni su 100 collegate; in fondo alla classifica c’è invece la Valle d’Aosta con un misero 10%. Per quanto riguarda le velocità di connes- sione, al 2017, delle circa 42 unità immobi- liari su 100 coperte con banda ultralarga, il 38,1% usufruisce della velocità minima di 30 megabit al secondo, il restante 4,6% di 100 megabit al secondo. Sul mancato raggiungimento degli obietti- vi europei relativo ai 100 megabit, pesa il nodo delle aree grigie, quelle aree cioè che non possono essere definite a fallimento di mercato in virtù della presenza di almeno una società che, in genere, opera attraver- so cavi in rame e non attraverso la fibra. Ed è proprio su queste aree, dove tra l’altro si concentra la maggior parte delle imprese, che è più difficile immaginare l’intervento dello Stato. Nel 2015, l’Italia, in coerenza con gli obiet- tivi dell’Agenda digitale europea al 2020, ha approvato la Strategia italiana per la banda ultralarga, attraverso la quale si intende co- prire, entro il 2020, l’85% della popolazione grazie a infrastrutture in grado di veicolare servizi a velocità pari e superiori a 100 Mbps. All’interno di questa strategia, il governo ita- liano ha inteso promuovere lo sviluppo della banda ultralarga attraverso la semplifica- zione del quadro normativo, la creazione di nuovi driver di sviluppo, l’utilizzo di incentivi fiscali, la riduzione dei costi di installazione. La strategia prevede anche le fonti di finan- ziamento: 5 miliardi di euro di fondi pubblici nazionali (3,5 miliardi provenienti dal Fondo sviluppo e coesione 2014-2020), 1,8 miliardi dai programmi operativi regionali e nazionali