City Life Magazine 33 | Page 90

90 CITY LIFE MAGAZINE N.33 inverni sono più miti e le ondate di gelo sono meno frequenti ma più intense rispetto al passato; per quanto riguarda le precipitazio- ni a carattere piovoso, le medie annuali sono quasi invariate negli ultimi due secoli, ma la distribuzione di queste ultime è fortemente cambiata: infatti dal 1880 ad oggi il numero medio di giorni piovosi è diminuito del 12%, quindi le piogge sono più concentrate; un altro effetto gravemente dannoso per il cli- ma è l’aumento dei giorni di alta pressione, specialmente in inverno, con conseguente incremento dei periodi di siccità: l’alta pres- sione tiene lontane le piogge ed i periodi scarsamente piovosi sono uno dei principali fattori che contribuiscono all’inquinamento, specialmente nei grandi centri urbani. A tal proposito, per tornare in ambito nazionale, Giuliacci ha ricordato che le città lombarde sono tra le più inquinate d’Europa. Gli effetti dell’inquinamento sulla salute dei cittadini sono noti a tutti: citando i dati dell’OMS, Giuliacci ha ricordato che nel solo 2012 si sono contate oltre 6,5 milioni di vit- time dovute allo smog, principale causa di tumori alle vie respiratorie. La conclusione dell’intervento del meteoro- logo si è soffermata sulle misure da attuare al fine di arginare, se non annullare, il feno- meno del riscaldamento globale: la priorità è sicuramente quella di limitare le emissioni di gas serra che possono alterare il clima. Ciò è possibile con un sempre più massiccio ricorso alle fonti rinnovabili ed all’efficienta- mento energetico al fine di evitare gli spre- chi di energia; in secondo luogo si deve far sì che avvenga un cambiamento a livello di attitudini personali e comportamentali dei singoli individui in rapporto al mutare del- le condizioni climatiche ed acquisire quindi una consapevolezza del pericolo a cui tutti si è esposti con il riscaldamento globale. Più o meno sulla medesima falsariga è stato l’intervento di Michele Camisasca, direttore generale dell’ARPA, che si è soffermato più sulle principali fonti di inquinamento e sulle misure che sarebbe opportuno intraprende- re per combattere il fenomeno. Camisasca ha evidenziato come i tre fattori che determi- nano in misura più rilevante l’inquinamento del pianeta siano il trasporto su strada, il ri- scaldamento e l’agricoltura, quest’ultima ad- dirittura responsabile per il 98% delle emis- sioni di ammoniaca nell’atmosfera. Fermo restando che l’educazione e l’informazione ambientale siano due aspetti imprescindibi- li nella lotta all’inquinamento, Camisasca si è soffermato anche sull’aspetto impiantisti- co, dato che l’utilizzo di impianti obsoleti e scarsamente manutenuti rappresenta una causa di inquinamento tra le più incidenti.