66
L
CITY LIFE MAGAZINE N.33
o sviluppo di una Smart City, dalla fase
di progettazione a quella di sviluppo,
non può prescindere da una collabo-
razione strutturata tra i principali stakeholder
dei processi gestionali urbani – e dei relativi
servizi pubblici – e i soggetti privati. Si tratta
di un percorso che si preannuncia tutt’altro
che breve e che si articolerà attraverso una
roadmap di cui, al momento, se ne intrave-
dono soltanto i primi passi.
Promossa da ENEA, l’iniziativa di “ Smart
Italy. Un percorso di convergenza na-
zionale per lo sviluppo delle Smart City ”
identifica, quali punti di partenza, lo sviluppo
e la condivisione di un linguaggio comune al
fine di individuare e definire quei dati strate-
gici per il processo di gestione dei servizi ur-
bani in termini di indicatori chiave, standard,
loro modalità di scambi oltre a strumenti di
elaborazione e valutazione.
Attualmente, ogni città gestisce una serie di
servizi strategici quali elettricità, acqua, gas,
rifiuti e mobilità. Ognuno di questi servizi ge-
nera una grande mole di informazioni e dati
di cui alcuni si possono definire “sensibili” e
dunque devono essere custoditi, mentre al-
tri, catalogabili come “non sensibili”, possono
essere comunicati e utilizzati. Ad oggi le uti-
lity raccolgono i propri dati senza che questi
confluiscano in una piattaforma comune; do-
mani – ma in alcuni luoghi già accade – ogni
città avrà un suo sistema, un suo cruscotto e
una sua piattaforma sulla quale confluiranno
le informazioni raccolte sul campo dalle utility.
Un passo in avanti, ma ancora insufficiente.
Infatti l’assenza di un ecosistema unico impe-
dirà che altre realtà urbane – da intendersi al
pari di tante “isole” – possano trarre vantag-
gio da questi dati.
Quindi, come far sì che ogni città smetta
di essere un’entità a sé, chiusa, isolata?
È necessario sviluppare un sistema open
che garantisca la interoperabilità e l’inte-
grazione fra protocolli diversi. I dati raccolti
dalle singole piattaforme cittadine, diven-
gono consultabili da altri soggetti in modo
da mettere in collegamento le diverse cit-
tà. Secondo una logica di convergenza
concettuale, metodologica e tecnologica.
A tale scopo il progetto propone la creazio-
ne di un gruppo di lavoro e di un network
di riferimento per avviare e supportare il
processo di riorganizzazione digitale delle
nostre città e dei contesti urbani, partendo
da una convergenza d’idee, metodologie,
buone pratiche e prodotti premianti.
Tra i soggetti coinvolti vi sono: Presiden-
za del Consiglio, Consip, Agenzia PON
Metro, AGID-Agenzia per l’Italia Digitale,
Confindustria Nazionale, ANCI Emilia-Ro-
magna, Aster, Consorzio interuniversitario
nazionale per l’informatica-CINI, Comune
di Livorno, ACT PON Governance e ca-
pacità Istituzionale 2014-2020, SMAR-
TER-International Study Centre For Smart
Organizations Management and Smart
Territory Valorization
Energia Media partecipa al Tavolo di Con-
vergenza con compiti di coordinamento e
di supporto alla disseminazione e alla co-
municazione.
Il paper è il primo di una serie di altri contri-
buti sul tema della convergenza per smart
city e smart community. Di seguito ne pub-
blichiamo l’introduzione per la lettura del
documento completo rimandiamo al se-
guente link: https://issuu.com/energiame-
dia/docs/report_enea_-_10_gennaio_2018