DIGITAL UTILITY
I
51
l 22 febbraio scorso è stato presentato
a Milano, presso la Camera di Commer-
cio, il rapporto Top Utility Analysis, che,
come ogni anno, analizza le performance
delle maggiori 100 utility italiane, pubbliche
e private, attive nei settori di gas, elettricità,
acqua e rifiuti, con lo scopo di fornire una
visione d’insieme dell’industria dei servizi di
pubblica utilità.
Da questo studio è emerso chiaramente
come nel 2016 le 100 top utility italiane di
acqua, ambiente e energia abbiano prose-
guito il percorso di consolidamento già intra-
preso negli anni precedenti: il loro fatturato è
infatti salito a 115 miliardi, i ricavi sono stati
complessivamente in crescita ed inoltre han-
no fatto registrare miglioramenti anche nella
comunicazione e nei rapporti con il territorio.
Si può osservare inoltre come le migliori uti-
lities abbiano investito anche in digitalizza-
zione e nuovi servizi, oltre a predisporre una
preparazione alla transizione energetica nel-
la direzione delle rinnovabili e dell’efficienza.
Le 100 maggiori utilities attive in Italia nei set-
tori dell’energia elettrica, del gas, del servizio
idrico integrato e della raccolta dei rifiuti ur-
bani hanno prodotto nel 2016 ricavi per 115
miliardi di euro, pari al 6,9% del PIL italiano,
con una forza lavoro di quasi 142.000 uni-
tà. Sono in maggioranza imprese di medie
e piccole dimensioni, oltre la metà ha ricavi
inferiori a 100 milioni di euro e solo il 14%
supera il miliardo. Il 66% delle aziende è a
capitale interamente pubblico. Il processo di
consolidamento già intrapreso l’anno scor-
so prosegue: nel settore idrico sono state
numerose le aggregazioni, soprattutto nel
Nord Est. Nei rifiuti, invece, l’area più dina-
mica è il Centro Italia.