INDUSTRY 4.0
ta a considerare le grandi aziende) dichiara
di essere già attiva e di applicare misure di
adattamento o di resilienza.
Il futuro, tuttavia, promette progressi. Inter-
rogati sulla propensione all’adozione di stru-
menti o servizi per costruire la propria resi-
lienza al clima nei prossimi tre anni, il 71%
degli italiani partecipanti all’indagine rispon-
de in maniera positiva. 1 su 4 degli intervi-
stati condurrà un assessment per valutare i
rischi climatici a cui è esposto il proprio busi-
ness, mentre 1 su 5 investirà per sviluppare
la propria conoscenza e capacità di risposta
alla problematica.
Il campione delle aziende prese in esame
comprende anche 161 aziende, definite
LEADER, ossia il sottogruppo di aziende
partecipanti allo studio che risultano più
avanzate in materia di adattamento e resi-
lienza ai cambiamenti climatici. Sono state
classificate come LEADER quelle aziende
che hanno indicato di intraprendere azioni
di adattamento o di resilienza in risposta ai
cambiamenti climatici e alle condizioni me-
teorologiche estreme e di aver intrapreso
almeno una valutazione di rischio o vulne-
rabilità sui cambiamenti climatici. In media,
i LEADER, nel corso del sondaggio, hanno
indicato che già stanno avvertendo, e in ma-
niera significativa rispetto alle altre imprese,
effetti climatici su asset, operazioni, catena
di fornitura, clienti e mercati. Le loro azioni,
inoltre, sembrano guidate più da fattori col-
legabili alla responsabilità sociale d’impresa
che a leggi e regolamenti.
Contrariamente ai LEADER, le altre aziende
sono mediamente molto meno proattive.
Per questo gruppo di imprese, la mancanza
di consapevolezza, il cambiamento clima-
tico derubricato a un fenomeno a impatto
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