City Life Magazine 32 | Page 63

HIGHLIGHTS le capitali dei cinque Paesi emergono alcune differen- ze: Londra (con 8,7 milioni abitanti) arriva ad una per- centuale di raccolta diffe- renziata del 34%, con un impianto nel territorio citta- dino e una tariffa sostenuta dalla fiscalità locale; Berli- no (3,4 milioni abitanti) dif- ferenzia il 42% dei rifiuti, ha un impianto nel territo- rio, e una tariffa rifiuti; Ma- drid (3,2 milioni abitanti) arriva a una differenziata del 17%, ha un impianto in città, e una tariffa per le attività economiche che sostiene la gestione; Roma (2,8 milioni abitanti), ef- fettua il 39% di raccolta differenziata, applica una tassa sui rifiuti ma non ha impianti nel territorio; Pari- gi (2,3 milioni abitanti), ha il 18% di differenziazione dei rifiuti, possiede un im- pianto in città, e una tariffa per attività economiche. “Il quadro che emerge – osserva Pietro D’Alema, Senior Advisor di PwC che ha curato lo studio – è di forte eterogeneità su tutti gli aspetti legati alla ge- stione del ciclo dei rifiuti che abbiamo analizzato in dettaglio: dai sistemi di go- 63 vernance del settore, ai mo- delli di organizzazione dei servizi, ai regimi tributari e tariffari. Oltre alla spin- ta verso logiche di Circu- lar Economy, relativamente agli assetti dell’industria in tutti i Paesi si registra il tendenziale trasferimento della ‘titolarità delle fun- zioni’ dai singoli Comuni a strutture sovracomunali – sia per le attività di rac- colta che per la gestione degli impianti di trattamen- to e smaltimento – nonché il ruolo ancora prevalente delle gestioni pubbliche nella gestione dei rifiuti urbani, anche in quei Pa- esi storicamente avanzati nella liberalizzazione dei servizi”. Gli fa eco il vicepresidente di Utilitalia, Filippo Brando- lini: “Per l’Italia un notevole progresso in pochi anni, che ora deve consolidarsi. Serve una crescita indu- striale del sistema dei rifiuti e una crescita dimensio- nale delle aziende. Come accaduto con successo per l’energia e per il setto- re idrico, la regolazione di un’Authority indipendente supporterebbe entrambi i processi. Aggregazioni tra gestori e un sistema tariffa- rio coerente con la sosteni- bilità economica e ambien- tale del servizio, sono la chiave di volta. Una tarif- fa modellata su principi di