City Life Magazine 32 | Page 61

HIGHLIGHTS Italia al secondo posto tra i paesi economicamente avanzati nella classifica del recupero e del riciclo dei ri- fiuti: è quanto emerge dallo studio “Analisi dei modelli di gestione dei servizi di igie- ne ambientale nei principali Paesi europei”, realizzato da PriceWaterhouseCooper per conto di Utilitalia, la Fe- derazione delle imprese di ambiente energia e acqua, e recentemente presentato alla Fiera di Rimini nell’am- bito di Ecomondo. La situazione italiana per quanto riguarda recupero e riciclo dei rifiuti non è ar- retrata come si è abituati a pensare. A fronte di una media europea del 46%, il nostro Paese riesce a posi- zionarsi al secondo posto tra i grandi, dopo la Ger- mania, facendo registrare il 49% di recupero e rici- clo. Al di sotto della media europea troviamo il Regno Unito con il 45%, la Francia con il 40%, la Spagna con il 35%. Migliori prestazioni solo da Paesi con popola- zione inferiore ai 20 mln di abitanti. Tra l’altro l’Italia negli ultimi anni ha colmato il gap nei confronti di Fran- cia e Inghilterra, registran- do i migliori tassi di cresci- ta, soprattutto nel recupero della frazione organica: nel 2007 partiva ultima e ad oggi è al secondo posto in- sieme ai britannici. L’analisi – che si concentra su Italia, Germania, Fran- cia, Regno Unito e Spa- gna (tutti al di sopra dei 45 milioni di abitanti) – fa presente come i tedeschi si posizionino tra i Paesi ad alto tasso di riciclo e ad alto tasso di incenerimen- to (circa al 35%), con la media Ue che è del 27%. Mano a mano che diminu- isce il ricorso alla termova- lorizzazione, aumenta lo smaltimento in discarica: in questa fascia si posiziona- no Francia e Regno Unito, subito dopo l’Italia che co- munque è sempre seconda per recupero e riciclo. Ri- 61 corre di più alla discarica soltanto la Spagna. Tra i primi 10 operatori, viene spiegato dallo studio, non ci sono aziende italia- ne e gran parte dei fatturati delle aziende europee più grandi è realizzato al di fuori del paese di origine. La Germania ha sostanzial- mente una gestione che si può definire a “discarica zero (soltanto 0,2%)”: ince- nerisce il 32% e recupera e ricicla il 68%. L’Italia inve- ce ha una percentuale del 49% di recupero e riciclo, del 21% di incenerimento e del 30% di discarica; il Re- gno Unito recupera il 45% dei rifiuti, ne incenerisce il 32% e il 23% lo destina alla discarica; la Francia ha il 45% di recupero, il 35% di incenerimento e il 26% di discarica; infine la Spagna vede un 33% di recupero, un 12% di ince- nerimento e un 55% di di- scarica. Al netto di questi numeri, lo studio Utilitalia-PwC fa