City Life Magazine 32 | Page 35

CITY LIFE MAGAZINE occorre sempre più – afferma la presidente – cercare di mettersi nei panni dell’attaccante e introdurre tecniche di social engineering, una nuova disciplina che coniuga tecniche psico- logiche a quelle cyber. Sempre più spesso si ha a che fare con abili persuasori che indu- cono le vittime a operare decisioni che altri- menti rifiuterebbero. E questo accade sempre più a grande velocità: altrettanto veloce deve essere la dotazione delle difese da mettere in campo. Penso che tutta l’organizzazione del sistema delle difese sarà presto definita dal re- cepimento della direttiva Nis (The Directive on security of network and information systems). La direttiva prevede che tutte le informazioni riguardanti gli attacchi vengano convogliate in un hub nazionale. Ciò che oggi serve fare è prevenire e per farlo occorre mettersi nei panni dell’attaccante. Occorre superare la fase del- la detection, per andare in fretta sulla strada della prevenzione attraverso l’analisi dell’at- 35 taccante. Per questo l’intelligence azienda- le nel settore delle infrastrutture diventerà un nodo importante, non solo in quanto ponte di comunicazione lessicale con la catena di co- mando e controllo, bensì perché sarà l’area che servirà a contestualizzare le informazioni tecniche. Nel prossimo futuro, quello dietro l’angolo, i problemi non saranno solo tecnici, ma saranno di dominio di un pool di esperti che dovranno utilizzare un linguaggio sempli- ce, non per addetti ai lavori, per far capire chi ci sta attaccando e per quali motivi”. I contenuti di questo articolo sono tratti dall’intervento di Luisa Franchina in occasione