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CITY LIFE MAGAZINE N.32
L’
invecchiamento della popolazione
mondiale è un dato di fatto e vale
sostanzialmente per tutti i Paesi, ad
eccezione dell’Africa, dove la natalità prosegue
a ritmi più consistenti. Nelle economie avanza-
te, oltre a una birth rate molto bassa, addirittura
inferiore a 1 in Italia, grazie alla qualità della vita,
alla diagnostica, al welfare e alle medicine, l’a-
spettativa di vita si è allungata di molto.
Questo fatto molto positivo comporta inevita-
bilmente una crescita esponenziale della spe-
sa per la sanità pubblica.
Questo tema ha valenza mondiale e tutte le na-
zioni lo devono porre in agenda fra le priorità,
anche se forse, al momento, non è così. È in-
teressante partire proprio dagli Stati Uniti d’A-
merica, che nella loro grandezza e leadership
per quanto riguarda sia la ricerca che la cura di
molte malattie, soffrono di un sistema estrema-
mente costoso che potrebbe non essere so-
stenuto in futuro se non venissero affrontate e
risolte molte problematiche ad esso connesse.
I dati presentati sul sito “Global Issues” dal
ricercatore Anup Shah non sono molto con-
fortanti. Un miliardo di persone a livello glo-
bale non ha accesso a sistemi di assistenza
sanitaria. 6 milioni di persone muoiono ogni
anno di malattie non contagiose, come ma-
lattie cardiovascolari, cancro, diabete e affe-
zioni polmonari croniche. Oltre 7,5 milioni di
bambini sotto i 5 anni muoiono ogni anno per
malnutrizione e malattie curabili e prevenibili.
7 milioni di persone muoiono di malattie infet-
tive. 164mila persone, per lo più bambini sot-
to i 5 anni, muoiono di morbillo anche se una
vaccinazione efficace costa meno di 1 dollaro
ed è disponibile da oltre 40 anni. Nel 2011 la
spesa sanitaria totale degli USA è stata pari a
8508$ per persona, oltre due volte e mezza la
media dei Paesi OCSE. Nel 2013 ha raggiunto
i 9255$ pro capite. Gli Stati Uniti spendono il
50% più della Norvegia, che è il secondo Pa-
ese per spesa pro capite. Nonostante ciò, gli
americani non vivono quanto i giapponesi, gli
spagnoli, gli italiani, gli israeliani... Di fatto gli
Stati Uniti si trovano al 26° posto nella classi-