City Life Magazine 31 | Page 42

42 Le tecnologie digitali La disponibilità di tecnologie digitali è una condizione necessaria per permettere alle persone di svolgere il proprio lavoro anche da remoto. Nelle grandi organizzazioni, a prescindere dalla presenza di un progetto di smart working, le tecnologie che supportano il lavoro da remoto sono già diffuse: in modo particolare le soluzioni a supporto della sicurezza e dell’accessibilità dei dati da remoto e da diversi device (95 per cento) e device mobili e mobile business app (82). Molto spesso sono presenti servizi di social collaboration integrati a supporto della collaborazione e della condivisione della conoscenza (61 per cento), mentre meno diffuse sono le workspace technology che permettono un utilizzo più flessibile degli ambienti, agevolando il lavoro in mobilità all’interno delle sedi aziendali (36 per cento). “Resta inadeguata invece la capacità di utilizzo delle tecnologie tra i lavoratori – sottolinea Crespi – Per questa ragione, oltre all’introduzione degli strumenti digitali, è fondamentale agire sullo sviluppo di digital skills, comprese quelle di natura soft e non legate ai singoli strumenti. I Cio e gli It executive evidenziano come la competenza prioritaria da sviluppare sia la capacità di ripensare prodotti, processi e attività lavorative u tilizzando nuovi strumenti e canali digitali, insieme alla capacità di collaborare in team virtuali, esercitando una leadership adeguata al contesto digitale”. In occasione del convegno, sono stati assegnati gli Smart Working Award 2017, il premio dell’Osservatorio per le aziende che si sono distinte per capacità di innovare le modalità di lavoro in ottica sart working. Sono state premiate AXA Italia per il progetto Smart working, smart life, CNH Industrial per Lavoro da Casa, Costa Crociere per Sm@rt Working Costa-Moving Forward!, Generali Italia per New Ways Of Working e Hilti per Smart Working@ Hilti. Menzione speciale a Benetton per il progetto Stretch your Time.