City Life Magazine 30 | Page 7

EDITORIALE U n giorno come gli altri, ti svegli, ti alzi, ma all’improvviso ti rendi conto che c’è qualcosa che non va. Fai fatica a camminare, a lavarti, a vestirti e tutto risulta all’improvviso rallentato. Per la prima volta non riesci ad annodare la cravatta. Cosa succede? Era lo scorso 17 maggio e nel pomeriggio a seguito di una TAC sono stato immediatamente ricoverato all’ospedale Auxologico di Milano per sospetta neoplasia celebrale. Da lì è stato un vortice di esami, controlli, terapie fino ad arrivare al 1° giugno quando sono stato operato al centro neurochirurgico del Policlinico di Milano dal Dott. Marco Locatelli. Un’operazione importante, delicata, certamente non priva di rischi. Grazie all’elevatissima professionalità del corpo medico, degli infermieri e dei tecnici strumentisti, posso dire di stare bene e di essere in procinto di poter iniziare le terapie radio e chemio necessarie per sconfiggere “il male”. La mia personale esperienza con il mondo della sanità milanese è stata eccellente, per questo credo che sia giusto che i cittadini sappiano di poter contare su strutture, uomini e organizzazioni che sono al servizio del cittadino nel momento delicato della sofferenza e della malattia. Sulla salute nessuno può scherzare e posso certamente confermare che quello che è disponibile presso il Policlinico, senza per questo voler ridurre o offuscare altre eccellenti strutture cittadine, pone la sanità milanese ai vertici di quella europea, sia per competenze che per mezzi. Sono aspetti di cui forse si parla troppo poco o si tende a parlarne solo per evidenziare presunti limiti o difetti. Io desidero invece che emerga la qualità, la professionalità, la disponibilità perché avendo vissuto proprio recentemente un’“esplosione” nella mia vita posso, solo dire grazie a tutti di tutto e complimentarmi per quello che ho visto e vissuto. La tecnologia sia a livello chirurgico che farmaceutico ha portato grandi cambiamenti e ampliato le possibilità di cure, ma ancora una volta sono i singoli uomini che poi aiutano a fare la differenza e noi questi uomini li abbiamo e dobbiamo andarne fieri. 7