HIGHLIGHTS
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I vantaggi
nel conciliare
impegno
lavorativo e
qualità della vita
A
fine aprile è stato
firmato
a
Palazzo
Marino
un
protocollo
d’intesa per l’adesione e
la promozione alla Setti-
mana del lavoro agile, ini-
ziativa promossa dall’As-
sessorato al Lavoro del
Comune di Milano, che,
a partire da quest’anno si
trasforma da Giornata a
Settimana. Il documento
è stato sottoscritto dai
rappresentanti di Cgil,
Cisl, Uil, Assolombarda,
ABI, Unione Artigiani, Città
metropolitana, API, ANCI
Lombardia, Camera di
Commercio di Milano,
Apa
Confartigianato,
Valore D, Federdistribu-
zione,
Confcommercio
Milano, SDA Bocconi.
Il lavoro agile, detto
anche smart working,
comprende tutte quelle
pratiche di lavoro “alter-
native”
rispetto
alla
modalità
classica
di
lavoro
dalla
propria
postazione fissa in ufficio:
coworking, smart wor-
king, telelavoro. Il lavoro
agile non richiede una
postazione in ufficio: con-
sente di svolgere le pro-
prie mansioni da casa,
dal parco, da un bar,
da un ufficio decen-
trato, oppure da una
postazione di coworking,
ovvero uno spazio con-
diviso,
generalmente
all’interno di uno stabile,
dove i lavoratori, gene-
ralmente
appartenenti
ad aziende ed organiz-
zazioni diverse, svolgono
i loro compiti lavorativi.
L’adesione all’iniziativa è
rivolta ad aziende di ogni
dimensione, enti e liberi
professionisti, associazioni,
sindacati e a chiunque
sia interessato a far speri-
mentare ai propri lavora-
tori l’esperienza del lavoro
agile.
Secondo
un’indagine
condotta dal Comune di
Milano su un campione
di 2.300 lavoratori che
hanno aderito rispon-
dendo ad un questiona-
rio, si nota come le per-
sone appartenenti alla
fascia di età 39-55 anni
siano la maggioranza
degli aderenti, con una
partecipazione pari al al
60%, seguiti dai giovani
di età compresa tra i 25
e i 39 anni, con il 30%; in
coda troviamo gli over
55 con il 10%. Tra gli ade-
renti, il 59% è impiegato, il
35% è quadro e solo l’1%
è dirigente. L’indagine ha
evidenziato inoltre che il
luogo preferito per speri-
mentare l’esperienza del
lavoro agile è la casa,
con l’87%, il 9% ha scelto
sedi distaccate dell’a-
zienda rispetto a quella
abituale e solo l’1% ha
optato per una posta-
zione in un coworking. La
percentuale degli ade-
renti è pressoché parite-
tica tra uomini (47%) e
donne (53%).