City Life Magazine 30 | Page 44

44 L’importanza di PROMUOVERE una NUOVA CULTURA DELLA LUCE In un convegno organizzato dalle associazioni dei produttori e dei progettisti della luce è emersa la necessità di un cambiamento culturale che permetta di utilizzare al meglio le possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico del settore Le innovazioni tecnologiche quando entrano nella nostra vita quotidiana sono anche rivo- luzioni culturali. È il caso della luce LED, una nuova tecnologia che sta trasformando l’as- setto notturno delle nostre città, ma anche gli ambienti di lavoro e di vita in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo. La necessità di una maggiore diffusione della cultura della luce è stato il tema del conve- gno “Luce di qualità. Rivoluzione tecnologica e cultura della progettazione”, promosso da AIDI, Associazione Italiana di Illuminazione e ASSIL, Associazione Nazionale Produttori Illu- minazione, con il supporto di Messe Frankfurt. Massimiliano Guzzini, presidente di ASSIL, ha sottolineato l’urgenza di un approfondimento culturale che consenta di cogliere le oppor- tunità offerte dallo sviluppo tecnologico. I LED non rappresentano solo un’occasione di risparmio energetico ma offrono nuove stra- ordinarie possibilità per l’estetica delle appli- cazioni e la qualità dell’ambiente illuminato. La miniaturizzazione consente ai designer di esprimersi con il massimo della libertà cre- ativa e permette di pensare ad apparecchi completamente integrati nelle architetture. I LED inoltre sono parte integrante dell’Inter- net of Things, per cui l’impianto di illumina- zione diventa infrastruttura per nuovi servizi basata sulla velocità di elaborazione e tra- smissione dei dati. Una tecnologia che per- mette di modulare la luce in relazione alle con- dizioni ambientali e creare un nuovo rapporto con la luce naturale a benefico dell’organismo umano. Come ha spiegato Laura Bellia che insegna Fisica tecnica ambientale all’Università Federico II di Napoli, la possibilità di progettare impianti di illuminazione che rispettino i ritmi circadiani (ossia la naturale alternanza luce- buio) su cui è regolato il nostro organismo può migliorare significativamente la qualità degli ambienti in cui passiamo la maggior parte del nostro tempo. Allo stesso modo la luce può essere al centro dell’evoluzione delle nostre città che porta alle Smart City, un processo che deve coinvolgere tecnici, amministratori e progettisti, come ha sottolineato Nicoletta Gozo, responsabile del progetto “Lumier” di Enea, che da diversi anni sta fornendo ai Comuni italiani le conoscenze necessarie per passare alle nuove tecnologie. Un altro aspetto particolarmente significativo per le nostre città è l’illuminazione dei beni arti- stici e monumentali. Come ha ricordato Anto- nella Ranaldi, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano, per illuminare correttamente un edi- ficio storico occorre partire dal rispetto dalla sua identità storico-culturale, senza forzature. Nella visione della Ranaldi l’illuminazione ide- ale è quella che ci dà una visione serale dell’e- dificio o del monumento in linea con quella della luce diurna, in una sorta di inversione della fonte di luce che di giorno è esterna e di notte è interna all’edificio stesso. In sostanza è giunto il momento, come afferma Margherita Suss, preside nte di AIDI, di sottolineare l’im- portanza, il valore e le ricadute sociali ed eco- nomiche che scaturiscono dalla realizzazione di un’illuminazione di qualità.