City Life Magazine 30 | Page 33

ARTICOLI 33 e proprio. Ma cresce anche il malware comune (+116%) - tra cui vi sono i cosiddetti ransomware - non più solo per compiere attacchi di piccola entità, tipicamente realizzati da cyber criminali poco sofisticati, dediti a generare i propri margini su grandissimi numeri, ma anche contro bersagli importanti e con impatti significativi. In aumento anche gli attacchi compiuti con DDoS (+13%) e l’utilizzo di vulnerabilità 0-day (+ 333%, anche se in questo caso il numero di incidenti noti è molto limitato). A livello globale la somma delle tecniche di attacco più banali (SQLi, DDoS, vulnerabilità note, phishing, malware semplice) rappresenta il 56% del totale: questo dato è uno dei più allarmanti, secondo gli esperti del Clusit, poiché rende evidente la facilità di azione dei cybercriminali e la possibilità di compiere attacchi con mezzi esigui e a bassi costi. I DIECI ATTACCHI PIÙ SIGNIFICATIVI Come ogni anno gli esperti Clusit descrivono anche i dieci attacchi più significativi verificatisi nel corso del 2016, particolarmente rappresentativi dello scenario globale e delle tendenze in atto. Per la prima volta in questa classifica rientra anche un incidente avvenuto nel nostro Paese: l’attacco di matrice state-sponsored (forse originato dalla Russia), subìto dalla Farnesina nella primavera 2016, che avrebbe provocato la compromissione di alcuni sistemi non classificati. LE NOVITÀ DEL RAPPORTO CLUSIT 2017 Tra le novità del Rapporto Clusit 2017, sono contenuti tre capitoli dedicati ai settori che emergono come particolarmente critici in termini di sicurezza Ict in Italia: finance, pubblica amministrazione, sanità. All’evoluzione delle normative europee vengono inoltre dedicati quest’anno cinque contributi specifici, a cura di aziende ed esperti del settore.