City Life Magazine 30 | Page 32

32 il peggiore di sempre in termini di evoluzione delle minacce cyber e del relativo impatto. Il Cybercrime - ovvero i reati compiuti con l’obiettivo di estorcere denaro alle vittime o di sottrarre informazioni per ricavarne denaro - è causa del 72% degli attacchi verificatisi nel 2016 a livello globale, confermando un trend di crescita costante dal 2011, quando tale tipologia di attacchi si attestava al 36% del totale. CHI VIENE COLPITO E PERCHÉ In particolare, gli attacchi gravi compiuti per finalità di cyber crime, rispetto all’anno precedente, sono in aumento del 9,8%, mentre crescono a tre cifre quelli riferibili ad attività di cyber warfare - la “guerra delle informazioni” (+117%). Appaiono invece in lieve calo gli attacchi con finalità di cyber espionage (-8%) e hacktivism (-23%). In termini assoluti, cybercrime e cyber warfare fanno registrare il numero di attacchi più elevato degli ultimi sei anni. A livello geografico, crescono nel secondo semestre 2016 gli attacchi verso realtà basate in Europa (dal 13 al 16%) e in Asia (dal 15 al 16%), mentre sembrano diminuire leggermente le vittime negli Stati Uniti. La categoria di organizzazioni target identificata come multinational rimane tuttavia sostanzialmente stabile (11%), confermando la tendenza a colpire bersagli sempre più importanti, di natura transnazionale. LE TECNICHE D’ATTACCO Il 32% degli attacchi viene sferrato con tecniche sconosciute, in aumento del 45% rispetto al 2015, principalmente a causa della scarsità di informazioni precise in merito tra le fonti di pubblico dominio. A preoccupare maggiormente gli esperti del Clusit, tuttavia, è la crescita a quattro cifre (+1.166%) degli attacchi compiuti con tecniche di phishing/social engineering, ovvero mirati a colpire la mente delle vittime, inducendole a fare passi falsi che poi rendono possibile l’attacco informatico vero