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2015 agli oltre 910 milioni
di euro dell’anno da poco
trascorso. Anche dal punto
di vista dell’indebitamento,
sull’onda dell’abbattimento
del debito aggregato a cui
si era già assistito a partire
dal 2013 e proseguito fino
al 2015, si è registrato un
assestamento.
Considerato poi che da
parte del Governo è in fase
di stesura la nuova strategia
energetica nazionale, le
utilities si possono consi-
derare pronte per le sfide
del futuro, forti di una posi-
zione finanziaria ottimale.
Gli analisti, infatti, concor-
dano nel ritenere che quella
del 2016 non sia stata
una performance isolata,
ma l’inizio di un processo
virtuoso che, almeno per i
prossimi due anni, prose-
guirà e consentirà alle
aziende di accrescere ulte-
riormente gli utili: un risul-
tato raggiunto grazie anche
alle politiche di riduzione
dei costi, dallo sfruttamento
delle sinergie derivanti dalle
acquisizioni e grazie alle
dismissioni degli asset non
strategici.
Dall’analisi di questi risultati
si rileva inoltre che, nono-
stante i ricavi si siano ridotti
sensibilmente (-12%) per il
terzo anno consecutivo, gli
utili mostrano una notevole
ripresa: dai 15 miliardi di
euro del 2015 agli oltre 70
dell’anno scorso.
Per quanto riguarda inoltre
le operazioni di M&A, va
ricordato che nel 2016 il
loro valore è stato di oltre
8 miliardi di euro a livello
europeo e di oltre 1,5
miliardi per l’Italia. Inoltre,
le principali utilities europee
stanno proseguendo gli
sforzi per ridurre la propria
posizione debitoria (-7%
nel 2016); solo nel settore
dell’Oil & Gas l’indebita-
mento sta crescendo (+20%
nell’ultimo anno) a causa
della minore disponibilità di
liquidità.
Per quanto riguarda il
settore delle energie rinno-
vabili, sia a livello nazionale
sia a livello europeo, le utility
continuano nella strada
già intrapresa da tempo
e aumentano gli investi-
menti: la capacità addizio-
nale pianificata è di circa 5
Gigawatt per le utility italiane
e di circa 32 Gigawatt per
quelle europee.
Come affermato dal presi-
dente di Agici, Andrea
Gilardoni “Il settore delle
utility continua a essere
attraversato da un profondo
processo di trasformazione,
ma gli operatori sembrano
essere pronti ad affrontare
le sfide portate dal contesto
di mercato e dall’innova-
zione tecnologica. Alcune
tematiche, come la rilevanza
degli investimenti nelle
rinnovabili e la riconver-
sione e gestione dei grandi
impianti fossili e nucleari,
sono priorità strategiche
per le utility ormai da anni
e continueranno ancora ad
esserlo. Mobilità elettrica,
IoT, Bigdata e cyber security
sono stati affrontati solo da
qualche anno, ma i vertici
delle aziende hanno rapi-
damente compreso la loro
centralità nella definizione
delle linee strategiche”.
Secondo il responsabile
Utilities di Accenture Italia,
Europa Centrale e Grecia,
Pierfederico Pelotti, la
nuova Strategia energe-