City Life Magazine 28 | Page 56

66 CLM: A che punto sono gli investimenti in Italia nelle reti idriche? Quali aspettative per il 2017/2018? Lanave: Essendo sia i gestori delle reti idriche sia del ciclo idrico integrato soggetti pubblici, gli investimenti per lo più procedono di pari passo con gli appalti che regolamentano la gestione delle risorse allocabili al settore. In questo senso la crisi economica che attanaglia il nostro Paese ormai da lungo tempo non aiuta la crescita progressiva di cui i nostri vecchi acquedotti avrebbero bisogno in termini di rinnovamento delle infrastrutture e tecnologie per una gestione moderna ed effi- ciente. Dal nostro osservatorio di System Integrator operante da oltre 25 anni nel ciclo completo delle acque bisogna rilevare che rispetto ad un primo decennio di applicazioni pilota e proto- tipali in un campo quasi totalmente privo di automazione e telecontrollo, c’è stato un periodo di crescita delle tecnologie, non regolamentato a livello nazionale, ma comunque progres- sivamente applicato ai vari segmenti del ciclo. La speranza è che il ritmo di questa crescita, finora lento e non regolamen- tato, benefici di un’accelerazione derivante da una sinergia di forze e soggetti competenti (Autority – Utilities – Industria Specializzata) e idonei a poterla sostenere per una integra- zione totale delle tecnologie più avanzate nel settore idrico, analoga a quella già avviata da tempo ad esempio nei settori elettrico e gas. Talento: Nell’ultimo periodo gli investimenti sulle reti idriche stanno registrando un lento incremento e sono destinati soprattutto ad attività di manutenzione e di ammodernamento degli impianti e delle reti. Un segnale positivo in questa fase arriva dall’avviamento di progetti pilota che consentono di avere un maggiore controllo sulle risorse e una valutazione a priori dei possibili benefici che si otterrebbero, ad esempio una riduzione dei tempi di intervento. Dal risultato di questi progetti ci attendiamo uno stimolo per la ripresa degli investimenti in