City Life Magazine 28 | Page 45

LIGHT AND THE CITY utili alla definizione di una perce- zione condivisa, polifonica e sociale della città notturna, mediante l’uso di questionari o interviste. PALETE (Parcours Libre et Tele-Enregistès), ad esempio, è un’intervista/passeg- giata individuale e mira a compren- dere gli aspetti sociologici dell’illumi- nazione urbana attraverso la raccolta e l’analisi delle informazioni ricavate dai residenti locali e dalle autorità, sia in termini funzionali sia estetici. Il coinvolgimento della comunità urbana può diventare più ampio mediante l’uso di piattaforme pubbliche on-line che offrono la possibilità diretta ai cittadini di parte- cipare e dare il proprio parere circa l’illuminazione urbana del loro quar- tiere o della loro città. Un esempio sperimentale è SEETY Milano, piattaforma on-line dove i parteci- panti possono votare, selezionare o rifiutare un progetto e dichiarare il proprio punto di vista, dare pareri direttamente, inserire proprie interpre- tazioni, impressioni e immaginari dello spazio notturno. L’obiettivo di questa Visual Preference Survey (VPS) è comprendere l’impatto sociale ed esperienziale della luce in città, l’ef- fetto visivo, percettivo ed emotivo della stessa, informare sui luoghi più attrattivi e sugli attributi di illumina- zione maggiormente preferiti, rivelare le problematiche più importanti per gli utenti. Infine esistono strumenti per la trasformazione attiva dell’ambiente urbano notturno, mediante labora- tori di illuminazione urbana attiva, sperimentale e di ricerca (vedi Box): queste esperienze consentono di vedere direttamente l’impatto della luce nella trasformazione dell’im- magine notturna della città, propo- nendo un’alternativa qualitativamente migliore utile a sensibilizzare la comu- nità e sono efficaci per comprendere e valutare l’impatto percettivo ed esperienziale sui cittadini stessi. Pensi che sia possibile e oppor- tuno coinvolgere i cittadini nelle scelte sull’illuminazione pubblica? L’importanza di approfondire l’inda- gine sul rapporto tra l’uomo, l’am- biente urbano notturno e l’illumina- zione è basata sulla comprensione che la luce può non solo modificare lo spazio e il comportamento umano, ma definire anche nuove aspetta- tive e valori in relazione allo spazio urbano: in poche parole, creare una nuova cultura della città, ristabilendo un nuovo rapporto dialettico tra l’uomo e la città. La partecipazione sociale può davvero diventare effi- cace nell’espressione di contenuti delle comunità e stimolare in modo positivo il desiderio di contribuire alla personalizzazione della città. Ovviamente, essendo l’illumina- zione urbana un tema estrema- mente complesso in cui convergono questioni di natura tecnica, tecnolo- gica, economica, politica etc. non è possibile pensare che la realizzazione del progetto sia affidata interamente alle scelte dei cittadini che, a loro volta, sarebbero caricati di responsa- bilità troppo elevate per operare una scelta autonoma, consapevole ed informata. Le città stanno diventando sempre più smart e anche l’illuminazione pubblica si trasforma, utiliz- zando sorgenti luminose a basso consumo (LED) e sistemi “intel- ligenti” di controllo e gestione. Quali sono le principali opportunità e i punti critici che vedi in questa trasformazione? 55