City Life Magazine 25 | Page 35

ARTICOLI A Spilamberto, nel Modenese, è invece partita da due anni la sperimentazione del cassonetto “intelligente” per la raccolta differenziata: in pratica è dotato di un pulsante da premere e di un display davanti a cui passa la tessera magnetica permettendo il riconoscimento e la possibilità di gettare rifiuti indifferenziati, organici, carta, plastica e lattine. I mezzi per la raccolta sono dotati a loro volta di apparecchiature per la pesatura dei cassonetti durante lo svuotamento e, infine, è prevista la registrazione dei carichi trasportati negli impianti 35 di recupero o smaltimento. L’obiettivo anche in questo caso è stimolare l’incremento della raccolta differenziata al 70 per cento, senza incidere sui costi del servizio. Cassonetti intelligenti anche per i rifiuti elettronici Dove buttare i vecchi cellulari, lettori mp3, computer fuori uso e non più funzionanti? Spesso vengono lasciati dove capita, con un danno enorme per l’ambiente e la salute di tutti, perché i rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) sono tra i più difficili da smaltire. Possono infatti contenere sostanze tossiche e nello stesso tempo materiali che sarebbe utile riciclare e recuperare. I cassonetti intelligenti semplificano la raccolta dei RAEE e per questo dovrebbero essere diffusi in ogni città. Pochi sanno che, oltre a sostanze tossiche, i rifiuti elettrici ed elettronici, possono contenere anche metalli preziosi come l’oro, che rischiano di non essere recuperati. Ma qual è la situazione in Italia e in Europa al riguardo? A Milano sono stati presentati nel 2015 i risultati del progetto Identis WEEE per la raccolta dei rifiuti elettronici. L’impiego di cassonetti intelligenti ha dimostrato un incremento della raccolta dei RAEE, in particolare degli elettrodomestici di piccole dimensioni come cellulari e componenti del pc, che del resto rappresentano alcuni degli oggetti più comuni. Con il rapido progresso delle tecnologie, i dispositivi elettronici rischiano di diventare vecchi in poco tempo, in questo modo i rifiuti elettronici aumentano di numero e di volume accumulandosi dove non dovrebbero. La presenza di cassonetti intelligenti nelle città aiuta a facilitare l a raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici. Così questi contenitori possono diventare un punto di riferimento per chi ha l’esigenza di buttare dei dispositivi non più in uso, con la sicurezza che verranno recuperati in modo corretto. Grazie ai cassonetti intelligenti sviluppati nell’ambito del progetto Identis WEEE, sono state intercettate complessivamente 56 tonnellate di rifiuti elettronici nelle aree test dell’Emilia Romagna (Bologna, Castenaso, Ravenna, Lugo e Ferrara. I dati si riferiscono ad aprile 2015.