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A Spilamberto, nel Modenese, è invece partita
da due anni la sperimentazione del cassonetto
“intelligente” per la raccolta differenziata: in
pratica è dotato di un pulsante da premere
e di un display davanti a cui passa la tessera
magnetica permettendo il riconoscimento
e la possibilità di gettare rifiuti indifferenziati,
organici, carta, plastica e lattine. I mezzi per
la raccolta sono dotati a loro volta di apparecchiature per la pesatura dei cassonetti durante
lo svuotamento e, infine, è prevista la registrazione dei carichi trasportati negli impianti
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di recupero o smaltimento. L’obiettivo anche
in questo caso è stimolare l’incremento della
raccolta differenziata al 70 per cento, senza
incidere sui costi del servizio.
Cassonetti intelligenti anche per i rifiuti elettronici
Dove buttare i vecchi cellulari, lettori mp3,
computer fuori uso e non più funzionanti?
Spesso vengono lasciati dove capita, con
un danno enorme per l’ambiente e la salute
di tutti, perché i rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) sono tra i più difficili da smaltire.
Possono infatti contenere sostanze tossiche
e nello stesso tempo materiali che sarebbe
utile riciclare e recuperare. I cassonetti intelligenti semplificano la raccolta dei RAEE e per
questo dovrebbero essere diffusi in ogni città.
Pochi sanno che, oltre a sostanze tossiche,
i rifiuti elettrici ed elettronici, possono contenere anche metalli preziosi come l’oro, che
rischiano di non essere recuperati. Ma qual è
la situazione in Italia e in Europa al riguardo?
A Milano sono stati presentati nel 2015 i risultati del progetto Identis WEEE per la raccolta
dei rifiuti elettronici. L’impiego di cassonetti
intelligenti ha dimostrato un incremento della
raccolta dei RAEE, in particolare degli elettrodomestici di piccole dimensioni come cellulari
e componenti del pc, che del resto rappresentano alcuni degli oggetti più comuni. Con
il rapido progresso delle tecnologie, i dispositivi elettronici rischiano di diventare vecchi in
poco tempo, in questo modo i rifiuti elettronici
aumentano di numero e di volume accumulandosi dove non dovrebbero. La presenza di
cassonetti intelligenti nelle città aiuta a facilitare l a raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici.
Così questi contenitori possono diventare un
punto di riferimento per chi ha l’esigenza di
buttare dei dispositivi non più in uso, con la
sicurezza che verranno recuperati in modo
corretto. Grazie ai cassonetti intelligenti sviluppati nell’ambito del progetto Identis WEEE,
sono state intercettate complessivamente 56
tonnellate di rifiuti elettronici nelle aree test
dell’Emilia Romagna (Bologna, Castenaso,
Ravenna, Lugo e Ferrara. I dati si riferiscono
ad aprile 2015.