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ralmente ostaggio delle automobili e, più in
generale, dei mezzi di trasporto inquinanti. Lo
scorso luglio, tra le altre cose, è stato anche
convocato un tavolo in occasione del quale
sono stati analizzati i dati in merito alla qualità
dell’aria, in modo tale da affrontare con cognizione di causa l’avanzamento delle varie azioni
in programma. I progetti dovranno essere
promossi dagli enti locali singolarmente o in
forma associata.
I settori di interesse potranno essere moltissimi. Car-sharing, bike-pooling, bike-sharing
e car-pooling, sono solo alcuni dei progetti in
merito ai quali le amministrazioni locali dovranno
riflettere in maniera approfondita per poter dare
forma a progetti meritevoli. Addirittura, tra i
numerosi progetti che avranno la possibilità di
ricevere i fondi vi sono, ad esempio, la creazione di corsie ciclabili e le cosiddette “zone 30”
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che, com’è noto, oltre a ridurre il traffico, collaborano notevolmente alla diminuzione dei livelli
di inquinamento nei pressi delle scuole, delle
università e dei luoghi di lavoro.
Di non meno importanza, poi, sono le iniziative finalizzate ad incentivare l’utilizzo di mezzi
pubblici a basse emissioni e i percorsi formativi.
Degni di nota sono, infine, i progetti che prevedono agevolazioni per tutti gli studenti o i
lavoratori che per percorrere il tragitto che li
porta sul posto di lavoro, a scuola o all’università decidono di optare per mezzi di trasporto
rigorosamente sostenibili. Insomma, sembra
che il nostro Paese stia finalmente cercando
di recuperare il tempo perso, dando concretezza ai vari progetti di mobilità sostenibile fino
ad adesso rimasti tali. Non rimane, dunque,
che attendere le proposte dei vari enti locali e,
soprattutto, la loro realizzazione pratica.