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Arese, sono andati in scena i “Revolution
Electric Drive Days” (ne abbiam parlato
dettagliatamente sullo scorso numero di City
Life Magazine) con tanto di partecipazione
diretta di molti esponenti politici facenti parte
dell’attuale governo. In pista sono scesi
numerosi veicoli elettrici e il governo ha
assunto l’impegno formale di incentivare un
settore che rappresenta meglio di qualsiasi
altro il futuro prossimo della mobilità. In
occasione dell’evento, è stato redatto
uno
speciale
documento
ribattezzato
Carta di Arese, recante le principali linee
guida relative agli intenti dei primi quattro
sperimentatori della rete elettrica che servirà
alla ricarica delle auto. Class Onlus, A2A,
Hera ed Enel hanno firmato il protocollo
e lo hanno sottoposto agli esponenti del
Governo, che ne hanno prontamente accolto
67
tutti i punti chiave. Fra i punti sui quali si
lavorerà di comune accordo figureranno
innanzitutto gli incentivi sull’acquisto, che
verranno accompagnati da un’IVA ridotta
al 10%. Le aziende potranno disporre di
un ammortamento del 140% nel caso
scegliessero di fidelizzarsi fin da subito
alle nuove modalità di trasporto su strada.
All’introduzione delle auto elettriche farà
eco un ammodernamento ed un aumento
sensibile della capillarità della rete di ricarica.
Il primo step sarà quello di portare almeno
100 mila automobili elettriche in strada entro
la fine del 2020, mentre i cinque Ministeri
che hanno firmato il protocollo d’intesa
si dichiarano già al lavoro con l’obiettivo
precipuo di istituire un dialogo costruttivo
con tutte le case automobilistiche che hanno
offerto la propria disponibilità.