City Life Magazine 23 | Page 44

44 CITY LIFE MAGAZINE N.23 vetrate (garantendo il contenimento del calore) e la sistemazione di postazioni di lavorostudio in affaccio diretto, con vista sulla natura circostante. Le facciate, studiate e realizzate da Focchi Spa per isolare acusticamente l’edificio, garantiscono un abbattimento del rumore che raggiunge valori di oltre 48 dB: anche in presenza di elevato rumore esterno (dovuto ad esempio al traffico) le attività didattiche o di consultazione si svolgono in un ambiente silenzioso e confortevole. Dal punto di vista del contenimento dei consumi l’integrazione fra illuminazione naturale e artificiale garantisce un risparmio energetico pari a circa il 20%. Si è fatto ricorso a corpi illuminanti a basso consumo e regolabili (a seconda del tipo di lavoro e di occupazione degli ambienti), alle travi fredde, apparati integrati d’illuminazione, controllo della temperatura e qualità dell’aria. È stata adottata una gestione centralizzata degli impianti, con una control room centrale e postazioni distribuite al servizio dei due edifici principali. La fornitura del calore e del freddo dalla centrale di trigenerazione del complesso permette circa il 15-20% di risparmio rispetto a produzione separate con singole macchine (es. caldaie, gruppi frigo, etc.), migliori rendimenti, ridotte emissioni in atmosfera e maggiore efficacia dei controlli. Il complesso è sviluppato secondo il concetto della Building Automation, ovvero l’edificio intelligente con gestione integrata e computerizzata degli impianti tecnologici, delle attrezzature informatiche e delle reti di comunicazione. Il vantaggio consiste nell’ottimizzare i cicli di vita dei sistemi costitutivi e delle loro attrezzature, ridurre i costi di occupazione e accrescere la produttività organizzativa. In un complesso come il Campus, con tante diverse destinazioni, poter gestire in modo indipendente le diverse zone permette di regolare i consumi in base all’effettivo utilizzo dell’edificio. È “l’edificio più moderno della città” e, almeno tra le sedi universitarie italiane, una delle più avanzate e sostenibili. È un modello di edilizia universitaria innovativa, in un Paese in cui aule e sedi di dipartimenti sono a volte ospitati in luoghi fatiscenti, spesso nati per un altro uso. Particolare attenzione è stata posta allo studio preliminare di soluzioni nodali con l’obiettivo di una semplificazione costruttiva degli stessi nodi che, in alcuni casi, prevedevano fino a 12 aste convergenti. Elemento essenziale, e tipico di Foster è stato il soddisfacimento una resa statica ottimale nel percorso