lavoro composto da Enea (Ente nazionale
per l’energia e l’ambiente), Rse (Ricerca
sul sistema energetico) e Cti (comitato
termotecnico italiano), coordinati dal ministero dello Sviluppo economico, nelle sue
37 pagine chiarisce anche il significato di
edificio Nzeb, valuta le prestazioni energetiche di alcune sue espressioni nelle differenti tipologie d’uso e zone climatiche e
calcola i sovra-costi necessari per la loro
realizzazione.
Il Piano stima anche le quantità di possibili
edifici realizzati secondo i criteri di edifici a
consumo quasi zero di energia nel periodo
2015-2020, nell’ipotesi che l’un per cento
della superficie totale dei nuovi edifici residenziali, pari a 7 milioni e 200mila mq.
all’anno, verrà realizzato seguendo i criteri
del Nearly zero energy buildings. Si tratterebbe, secondo gli estensori del piano, di
432 mila metri quadrati, suddivisi per zona
climatica e tipologia di edificio residenziale:
un’operazione che porterebbe un risparmio,
al 2020, di 2.042 Tep all’anno.