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Nearly zero energy building, in sigla Nzeb. Ovvero edifici a consumo quasi
zero di energia. Una sigla che diverrà presto familiare nel linguaggio tecnico e
nella cultura progettuale italiana. Ma che cosa sono gli edifici a consumo quasi
zero di energia? Partiamo dall’Europa e dalla dipendenza energetica, da gas e
petrolio, del Vecchio Continente, che vale più o meno l’80% dell’energia importata. Una condizione non più sostenibile, che comporta profondi cambiamenti,
che dovranno essere rapidi. E tra le priorità di cambiamento vi è senz’altro
l’efficienza energetica in tutti i settori, a partire dalle costruzioni. È noto, infatti,
che per l’Unione europea, quello delle costruzioni è uno dei comparti chiave
per il raggiungimento dell’obiettivo “20/20/20” di riduzione, entro il 2020, delle
emissioni di gas serra. Sempre secondo la Ue, sono proprio le regole del Nearly
zero-energy buildings ad essere decisive per lo sviluppo del settore edilizio.