City Life Magazine 22 | Page 64

64 CITY LIFE MAGAZINE N.22 di Giovanni Abruzzo A qualche centinaio di metri dal più grande complesso commerciale europeo, appena inaugurato ad Arese, si è tenuta, il 27 e 28 maggio scorso presso la Pista e Centro di Guida Sicura ACI di Lainate (MI), la prima edizione di rEVolution Electric Drive Days. Un evento, il primo, unico nel suo genere, interamente dedicato alla mobilità elettrica, che per gli organizzatori vuole diventare un riferimento per il settore in Italia. Nella giornata d’apertura di rEVolution si sono tenuti gli Stati Generali della Mobilità Elettrica alla presenza di esponenti del Governo e delle principali istituzioni in materia di mobilità elettrica. Obiettivo finale di questa due giorni di Lainate è stato la firma della “Carta degli impegni per la mobilità elettrica”, documento che si prefigge di sintetizzare le linee guida per lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia con importanti e concrete misure a favore di questa scelta. Politiche di sostegno alla mobilità elettrica Il convegno ha avuto come punto cardine della mobilità elettrica le politiche che sostengono questa scelta, analizzando cosa si è fatto e La prima edizione del rEVolution electric Drive days si fa, anche riguardo gli altri Stati europei. Pietro Menga, presidente di CEI-Cives (Commissione italiana veicoli elettrici), dopo aver proposto la diffusione della mobilità, ha evidenziato come l’Italia si colloca agli ultimi posti per quanto riguarda l’E-Mobility. In termini di quote di mercato, i Paesi nordici, ha continuato Menga, indicano percentuali a due cifre (in Olanda e Norvegia sono circa 20 su 100 i cittadini che nel 2014-15 hanno acquistato un’auto elettrica); negli altri Paesi europei la quota è attorno all’1-2 per cento, in Italia l’ordine di grandezza è l’1 per mille. Quello che manca è dunque una convincente motivazione per l’acquirente. In tutti i Paesi dove l’elettrico sta avendo successo, la motivazione è rappresentata da incentivazioni economiche o fiscali all’acquisto, oltre che incentivazioni in termini di regolamentazione favorevole nei confronti della mobilità locale, come le soste gratuite, gli accessi alle ZTL (Zone a traffico limitato), liberalizzazione degli orari e altro. Punti di ricarica Altro aspetto non secondario, come ha evidenziato Menga nel corso del suo intervento, è la possibilità di ricaricare le batterie dell’auto in aree pubbliche o a casa, cosa che avviene già in altri Paesi. Questo costituisce una fondamentale necessità operativa e un fattore d’incoraggiamento, anche se di per sé non rappresenta una motivazione. L’evidente attenzione verso la ricarica pubblica, che viene oggi dimostrata dai diversi livelli istituzionali italiani, è quanto resta della recente legge e anche unica a sostegno della mobilità elettrica (art. 17 bis, Legge 134 del 2012), che comprendeva oltre allo sviluppo della rete di ricarica anche incentivazioni all’acquisto di mezzi. Queste incentivazioni, attuate per poco più di un anno, non hanno portato a risultati di rilievo. A oggi il numero di punti di ricarica accessibili al pubblico in Italia è pressoché uguale al numero di auto elettriche di nuova generazione introdotte sul mercato. In sintesi, nel nostro paese l’attuale rete di ricarica è ancora molto modesta, occorre incentivare nell’immediato se si vuole un incremento di acquisti. Le prime iniziative nel nostro Paese riguardo la E-Mobility risalgono al 2009, così come