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CITY LIFE MAGAZINE N.22
di Beppe Albertoni
La Carta di Arese
sulla mobilità elettrica
Lo scorso 27 e 28 maggio a
Lainate, presso il Centro di
Guida Sicura ACI di Lainate
(MI), si è svolta la prima edizione di rEVolution Electric Drive
Days un importante incontro
tra gli operatori del settore
della mobilità elettrica. In particolare, con tanto di prove su
pista dei modelli d’automobile
ibridi e interamente elettrici,
quattro grandi aziende come
Enel, Hera, Class Onlus e A2A
hanno colto l’occasione per
formalizzare un accordo scritto
finalizzato a catalizzare ulteriormente la rivoluzione tecnologica e sociale in atto. Queste
quattro firme sono raccolte
oggi nella cosiddetta carta di
Arese, ossia il primo documento che esplicita gli intenti
comuni delle quattro società e
chiede a tutte le istituzioni coinvolte, ben cinque Ministeri, che
facciano la loro parte dal punto
di vista normativo.
Entrando nei contenuti della
carta di Arese scopriamo che
gli strumenti mediante i quali
si dovrebbe concretizzare una
reale accelerazione del cambiamento sono sostanzialmente riassumibili in 4 punti:
- sul fronte dell’acquisto, il
Governo ha già in lavorazione
varie proposte relative
all’incentivazione economica a
favore dei potenziali acquirenti
di automobili elettriche. In
particolare si stanno valutando
due possibilità per abbassare
il costo di acquisto, ossia
l’applicazione di un’imposta
agevolata dell’ordine del 10% e
una forma di detrazione fiscale
post-acquisto, similmente
a quanto già avviene per i
nuovi elettrodomestici ad alta
efficienza energetica. Sono
in fase di valutazione anche
forme dirette di promozione
all’acquisto come i classici
contributi economici. Inoltre,
per le società o enti che
intendono rinnovare l’intero
parco macchine di servizio
(flotta aziendale), sono al vaglio
nuove regole per consentire
ammortamenti estremamente
agevolati (fino al 140%);
- poiché la diffusione delle
nuove auto elettriche è concretamente pensabile solo se
si crea anche la necessaria
infrastruttura di rete per la loro
alimentazione su tutto il territorio nazionale, la carta di Arese
punta il dito anche sull’urgenza
che tale supporto infrastrutturale possa realmente sorgere
in tempi brevi. A questo proposito, è condivisa l’opinione
di agevolare burocraticamente
ed economicamente la realizzazione delle stazioni di ricarica
elettrica, nonché incentivare il
consumo di questa forma di e-
nergia mediante l’applicazione
di tariffe più vantaggiose. Considerando il fatto che la costruzione della maggioranza delle
nuove stazioni di rifornimento
di energia elettrica richiederà
evidentemente interventi edili e
la trasformazione di vari immobili esistenti, il Governo dovrà,
in tempi altrettanto celeri, prendersi carico di definire linee
guida precise per consentire ai
proprietari immobiliari potenzialmente interessati di cogliere
questa occasione, avviando
parallelamente un recupero
edilizio;
- sono numerosi i portatori
di interesse della mobilità su
strada, nonché gli enti competenti per le infrastrutture
viarie. Per questa ragione, un
profondo cambiamento come
è appunto quello della conversione progressiva all’elettrico
di un numero sempre più alto
di autovetture richiede innanzitutto un coordinamento tra i
diversi soggetti coinvolti, al fine
soprattutto di evitare inefficienze e sprechi, in particolare per
quanto riguarda il già citato
aspetto infrastrutturale. La carta di Arese, anche su questo
punto, sottolinea l’importanza
che possano instaurarsi reali
sinergia attraverso la definizione di accordi programmatici
specifici;