City Life Magazine 22 | Page 56

56 CITY LIFE MAGAZINE N.22 installati in prossimità delle varie postazioni di controllo e misura e in corrispondenza dei mezzi e dei dispositivi che devono venire monitorati. Se si vuole monitorare lo stato dell’aria è chiaro che devono essere selezionati sensori in grado di rilevare le polveri sottili, se si vuole controllare il traffico è necessario disporre sensori che rilevano il numero di veicoli in passaggio in certe specifiche aree, se si vuole controllare il livello di illuminazione delle strade è necessario disporre di sensori di luminosità e così via. Chiaramente i sensori sono solo l’elemento di partenza, quelli che permettono di rilevare lo stato delle grandezze in esame; poi sarà compito dei concentratori e dei controllori elaborare le informazioni (Big Data) e suggerire azioni e decisioni. Tornando però alla rete di sensori. Le problematiche di base riguardano le caratteristiche intrinseche di ciascuno di essi, la tipologia di alimentazione e soprattutto la modalità di interconnessione e i relativi protocolli di comunicazione. La difficoltà nella scelta sta quindi nella varietà dei dispositivi disponibili soprattutto in un’ottica di un sistema in continuo sviluppo e ampliamento. Barcellona tramite l’Istituto Municipale di Informatica (IMI) ha avviato dal 2012 un progetto con la finalità di diventare una città di riferimento tra le Smart Cities. Per questo è stata progettata una piattaforma di sensori e attuatori in grado di essere adottata da qualsiasi città che voglia realizzare una struttura aperta e una facile interoperabilità. Questa piattaforma è stata chiamata “Sentilo” che in Esperanto significa “sensore” ed è stata sviluppata interamente con software open source in modo da poter garantire l’interconnessione con qualsiasi dispositivo si voglia installare. Al momento a Barcellona sono stati collegati 40.000 contenitori della spazzatura, 80.000 parcheggi pubblici, 2000 palazzi amministrativi, 150.000