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di partecipazione dei cittadini alle scelte
comunali. A conferma dei meriti, proprio un
paio di anni orsono, con il piano “Fontanelle
smart” il comune di Pescara ha partecipato
al progetto User del programma Urbact
II dell’Unione europea in materia di
partecipazione, è stato selezionato
dall’Istituto nazionale di urbanistica quale
buona pratica di pianificazione e, infine, è
uno dei primi casi in Italia di applicazione su
vasta scala del protocollo statunitense del
Green building council “Quartieri”.
Siamo insomma di fronte a un progetto più
che innovativo, rivoluzionario per la realtà
locale, un progetto che riassume numerose
buone pratiche, che al termine dei lavori
saranno tutte quante verificate e certificate
da un soggetto indipendente accreditato.
Il piano particolareggiato Fontanelle
prevede la realizzazione di tre comparti
residenziali per oltre mille nuovi abitanti, che
si aggiungono ai mille residenti di oggi; poi
funzioni terziarie e commerciali, un parco
e una scuola pubblici, una greenway con
annessa pista ciclabile, parcheggi pubblici
(pochi, per incentivare la mobilità collettiva)
e privati (all’interno di un silos pluripiano). I
nuovi edifici che verranno realizzati saranno
a zero consumo di energia, edifici Zeb, e a
zero emissioni di CO2: un esempio concreto
di anticipazione di come dovranno essere
anche in Italia gli edifici del futuro, sia
pubblici che privati.
Il piano urbanistico del Comune,
approvato nell’agosto dello scorso anno,
prevede una normativa che incentiva la
riqualificazione edilizia ed energetica del
tessuto residenziale esistente. L’attuazione
delle previsioni del quartiere Fontanelle
sarà anche l’occasione per riqualificare un
pezzo importante della città, sia dal punto
di vista ambientale che sociale, condizione
quest’ultima che rappresenta a tutt’oggi un
problema.
La suddivisione in macroaree dell’intervento
consentirà di stimare, per ciascuna di
esse, il carico antropico e le interazioni con
l’ambiente. A sua volta, ogni macroarea
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sarà costituita da cluster di edifici, che
verranno asserviti energeticamente a una
centrale tecnologica efficientata con sistemi
rigenerativi a energia totale, alimentati
a gas naturale. Il piano punta anche al
teleriscaldamento e al teleraffrescamento
ottenuti da impianti alimentati da fonti
energetiche rinnovabili.
Un altro elemento a favore della sostenibilità
dell’intervento riguarda il sistema di
depurazione anaerobica dei fanghi del
depuratore cittadino, collocato non distante
dal nuovo quartiere: si prevede infatti la
trasformazione dei fanghi dell’impianto
di depurazione in biometano per fini
energetici residenziali e per autotrazione.
Un contributo alla produzione di biogas
verrà anche fornito dalla biomassa generata
dagli scarti di ristorazione e delle mense
della zona, che verranno anch’essi trattati
all’interno del digestore.
Nel complesso, il piano prevede di
conseguire un risparmio energetico del
40-50 per cento sui consumi rispetto a un
analogo tessuto edilizio di pari volumetria
di tipo tradizionale e un abbattimento del
50-60 per cento delle emissioni in CO2
attualmente emesse in atmosfera.
Il costo delle opere e degli impianti degli
apparati energetici si aggira sui 2 milioni e
800 mila euro circa, cifra che verrà messa
in gara secondo la procedura del project
financing, mentre il costo dell’operazione
di trasformazione urbana si aggira sui 104
milioni di euro, cifra che prevede i costi
di acquisizione delle aree, di demolizione
e smaltimento e della realizzazione delle
urbanizzazioni primarie e secondarie.
Le buone pratiche del piano
particolareggiato hanno permesso a
“Fontanella Smart” di vincere il premio 2015
del concorso Green Building Awards di Gbc
Italia per la categoria riservata al settore
pubblico. Un premio che ha riconosciuto
il lavoro dei dirigenti e dei funzionari del
comune di Pescara e dell’ingegnere
Eleonora Sablone, che ha curato la parte
relativa alla certificazione Gbc “Quartieri”.