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Il modello è applicato esclusivamente alle
case in social housing concesse in affitto
a canone calmierato. Gli inquilini continueranno a versare 2000 euro per i consumi
energetici alla società di social housing,
sebbene i nuovi consumi siano prossimi
allo zero. In questo modo avranno senza
spese aggiuntive un’abitazione dignitosa e
finanzieranno questo business. Le società
di social housing finanziano i costi d’investimento iniziale con un capitale sociale
della Dutch Social Bank. Gli interventi di
ristrutturazione, affidati all’impresa del
Consorzio (in questo caso il Gruppo Bam)
sono dotati di una garanzia del costruttore
di quaranta anni, coprendo l’intero periodo
del prestito. Ridurre i costi degli interventi
riqualificativi, è ovviamente il più grande
obiettivo del Consorzio. Finora, secondo
le stime di Bam, si è passati da 130mila
a 80mila euro per casa in soli due anni.
Se si riuscisse a raggiungere l’obiettivo
di 40-60mila per casa, sempre secondo
Bam, il business potrebbe essere applicato anche all’edilizia residenziale privata.
Il modello implementato dal Consorzio
“de Stroomversnelling” si propone come
modello replicabile in differenti realtà
sociali.
In Italia il 16 novembre 2015 è stato inaugurato a Milano l’avveniristico quartiere
“Una comunità per crescere” di Via Cenni,
il più grande esempio in Europa di social
housing interamente realizzato in legno.
Un progetto avveniristico sia sotto il profilo
costruttivo sia per gli aspetti collegati alla
sostenibilità e alla socialità, promosso dal
fondo privato Polaris Investments SGR
su un progetto firmato dall’architetto
Fabrizio Rossi Prodi con lavori eseguiti
dall’impresa veneta di costruzioni Carron
Spa. Solo 18 i mesi impiegati da Carron
Spa, capogruppo dell’A.T.I. costituita con
un’altra impresa veneta, la Service Legno
di Spresiano, per dare forma a un insediamento che si compone di 4 torri di nove
piani per un totale di 124 alloggi proposti
sia in patto di futura vendita che in affitto
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a canone calmierato. Una tempistica
da record per un progetto di tali volumi,
anche in considerazione della sfida tecnico-costruttiva imposta dalla scelta progettuale che ha richiesto l’utilizzo del legno
dalle strutture portanti sino alle finiture.
L’intero complesso è stato realizzato con
un sistema di strutture portanti scatolari
continue in pannelli X-Lam, che combina
i più elevati standard di robustezza con
grande comfort abitativo. Ne risulta non
solo una struttura meno sensibile in caso
di sollecitazioni sismiche, ma con performance elevatissime sotto il profilo energetico. Tutti gli alloggi sono certificati in
classe A, sfruttando sistemi costruttivi tali
da permettere di coniugare elevati standard abitativi, tecnologici ed energetici a
costi contenuti di realizzazione e gestione.
Il progetto presenta innovative tecnologie
impiantistiche e costruttive che hanno
permesso il raggiungimento, per tutti gli
alloggi, di un’elevata qualità architettonica e ambientale a basso fabbisogno
energetico con conseguente riduzione
delle emissioni di CO2. Il programma offre
appartamenti a prezzi contenuti inseriti in
un contesto sociale innovativo e sostenibile. Si rivolge a chi non riesce a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul libero
mercato, promuovendo una nuova cultura
dell’abitare. È prevista la creazione di un
contesto sociale animato e innovativo
grazie ad una serie di attività integrative
all’abitare portando a una semplificazione
e a un aumento della qualità della vita di
chi vi abiterà, mediante l’accesso a servizi
condivisi. Sono, infatti, previsti ampi spazi
a uso collettivo, spazi ricreativi, culturali
e servizi dedicati ai giovani. Uno spazio
pubblico centrale diverrà poi luogo di
relazione fra il nuovo insediamento e la
comunità esistente. Si vuole, infatti, attivare un sistema di servizi in grado di coinvolgere e includere il quartiere circostante,
rispondendo a un’esigenza percepita su
scala cittadina. Il successo dell’iniziativa è dovuto innanzitutto alla modalità di