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responsabilità esterne ed interne, l’incertezza
interpretativa della normativa relativa ai SEU17,
problematiche di reperimento dei fondi18 e la
necessità di innovazione nel mercato.
Un altro elemento importante sono le resistenze di natura “culturale”, come la carenza di
figure professionali con conoscenza approfondita delle tecnologie e delle modalità di aggregazione delle Energy Community, la difficoltà
degli end user ad accettare un costo iniziale
elevato a fronte di risparmi futuri, lo scarso
appeal sociale del “prodotto” Energy Community e la scarsa sensibilità e conoscenza del
tema diffusa tra la popolazione.
Come si è detto, le Energy Community
sono un paradigma cooperativo con numerosi attori. Alla loro diffusione sono associati
benefici potenziali legati all’efficientamento
dei consumi elettrici e alla riduzione dell’impatto del sistema energetico sull’ambiente,
così come effetti positivi sulla sostenibilità del
sistema elettrico nazionale (in termini di andamento della domanda nel corso della giornata
e di attenuazione dei relativi picchi). Allo stesso
tempo, possono derivare importanti impatti
economici aggregati dalla diffusione delle
Energy Community, soprattutto per gli end
user nell’industria e nel settore residenziale.
Il dibattito sul tema, oltre che ai necessari
approfondimenti tecnici, dovrebbe essere
supportato anche da una forte azione di comunicazione e di “educazione” della cittadinanza
in grado di creare una consapevolezza tale da
agevolare l’adozione di innovazioni di sistema.
È quindi opportuno promuovere l’aggregazione dei consumatori, in quanto – nel contesto
attuale del Paese – le Energy Community
difficilmente nascono secondo processi
bottom-up, né sotto la guida di “oligopoli”,
essendo i benefici diffusi nel sistema.
In questa logica, posta la definizione di regole
certe, le utility potrebbero svolgere anche il
ruolo di soggetti aggregatori per la diffusione
di Energy Community, a condizione che siano
adeguatamente supportate in tale percorso.
Un incentivo a questo ruolo proattivo potrebbe
derivare dalla opportunità di vendita dei servizi
e delle tecnologie per le Energy Community.