City Life Magazine 21 | Page 17

ARTICOLI 17 start-up con il progetto OrtiAlti (premiato a Expo2015 nel concorso “We-Women for Expo per i progetti innovativi”). Ora le due architetto stanno lavorando a un intervento sulla copertura delle fonderie Ozanam, un’ex fabbrica oggi di proprietà del comune di Torino. Si tratta di 300 metri quadrati di copertura pensile destinati a orto e capaci di produrre frutta e verdura per l’attività di ristorazione, già funzionante al piano terra. I benefici dei tetti verdi I vantaggi di un tetto verde pensile sono noti. Anni fa, come hanno insegnato le esperienze inglesi e svizzere, coprire di terra un superficie orizzontale di un edificio serviva a migliorare il confort energetico e le condizioni termoigrometriche degli alloggi sottostanti. Poi, in alcune realtà (Londra, ad esempio), riportare la natura sopra i tetti della città aveva lo scopo di mantenere e sviluppare la biodiversità che si andava via via perdendo nelle zone antropizzate della città. Più recentemente, i tetti verdi hanno preso piede perché rappresentano una delle forme attraverso le quali è possibile contrastare le isole di calore urbano, fenomeno che dipende dalle attività antropiche, ma soprattutto dal calore immagazzinato dalle superfici urbane durante il giorno e poi rilasciato gradualmente durante la notte. Il green roof svolge una positiva funzione nei confronti dei cambiamenti climatici, in particolare per quanto riguarda la possibilità di trattenere l’acqua piovana e di rilasciarla poco alla volta, evitando così di incrementare gli eccessi d’acqua e i relativi allagamenti. I tetti verdi inoltre hanno un importante ruolo per quanto riguarda la fissazione della CO2 e, infine, hanno la capacità di trattenere i solidi inquinanti (particolato) e gassosi (ossidi di azoto e di zolfo). Milano Porta Nuova: un esempio di verde pensile