City Life Magazine 20 | Page 9

EDITORIALE A bbiamo sempre pensato che per produrre un qualsiasi prodotto fosse essenziale realizzare un ottimo stampo, o meglio un insieme di stampi che, opportunamente combinati, dessero vita alle varie parti del prodotto finale. Nel caso di oggetti in metallo oltre ai processi tecnologi primari (fusione, deformazione a caldo e a freddo...) la realizzazione passa attraverso processi di lavorazione per asportazione di truciolo, da qui una varietà di macchinari e tecnologie che negli anni si sono affinate per garantire livelli di tolleranze dimensionali, di forma e finiture superficiali particolarmente accurate. Tutti questi paradigmi vengono completamente ribaltati da quando ha cominciato a diffondersi la tecnologia della stampa tridimensionale. Le cosiddette stampanti 3D modificano alla r adice la realizzazione dei prodotti. Se è pur vero che al momento questa tecnologia viene utilizzata soprattutto per la realizzazione di prototipi, garantendo tempi e costi nettamente inferiori rispetto all’uso di stampi di prova, a breve sarà possibile ottenere delle vere e proprie produzioni. Il punto chiave è il cambiamento della modalità produttiva: da asportazione ad aggiunta di materiale. Il prodotto viene realizzato per accumulo, non partendo da un blocco di materiale, ma da polveri che, attraverso un processo di riscaldamento e saldatura laser, vengono depositate strato dopo strato seguendo i profili forniti dal CAD. Senza voler entrare nei dettagli, si comprende che la nuova tecnologia non solo modificherà i processi produttivi, ma necessariamente anche l’approccio progettuale. Sarà possibile realizzare prodotti molto più leggeri risparmiando materia prima e riducendo quasi a zero lo scarto. Una tecnologia che non solo influenzerà la produzione industriale, ma che entrerà a buon diritto nel nostro quotidiano, magari anche per realizzare... le nostra uova di Pasqua. 9