City Life Magazine 19 | Page 86

v 86 CITY LIFE MAGAZINE N.19 Verso un MODELLO di sviluppo regionale eco-sostenibile Lo scorso 28 gennaio, presso ENEA è stato presentato lo studio Liguria Zero Emission realizzato per il WWF Italia. Lo studio, attraverso una metodologia bottom-up, analizza una serie di opzioni e proposte tecnologiche, valutandone l’impatto in termini di efficienza energetica, riduzione delle emissioni climalteranti, stima degli investimenti e degli aspetti occupazionali. La conferenza aveva lo scopo di approfondire un insieme di opportunità offerte dalla transizione dall’attuale modello di sviluppo, incentrato sui combustibili fossili, a un modello “green”. Obiettivi del convegno sono stati i seguenti. • Fornire dati sul contesto attuale della Regione Liguria: tessuto produttivo, fondi strutturali, Piano energetico regionale, formazione e informazione, aspetti occupazionali. • Presentare nuovi orientamenti legati a modelli di società a basse emissioni di gas climalteranti, all’eco-innovazione e uso efficiente delle risorse e delle materie. • Indicare le possibili soluzioni e le opportunità energetiche: efficienza energetica, fonti rinnovabili, mobilità sostenibile e nuove soluzioni tecnologiche. • Fornire un quadro delle nuove opportunità d’impresa e occupazione. Quest’ultimo punto vedrà per i prossimi 15 anni in Liguria una crescita occupazionale diretta, si stima che potrebbero nascere oltre 4.500 nuovi posti di lavoro di cui oltre metà nell’edilizia con la transizione verso un modello green e low carbon dell’economia. È quanto emerge dallo studio “Liguria, proposte per un modello di sviluppo nearly zero emissions”, che il WWF Italia ha commissionato all’ENEA per approfondire le possibilità di una transi- zione verso un modello basato su tecnologie per la riduzione delle emissioni di CO2 e un minor impatto sui cambiamenti climatici, come indicato dal recente accordo di Parigi (COP21) e dagli impegni europei Horizon 2020. Oltre a quanto servirà per promuovere l’efficienza energetica e favorire lo sviluppo e l’innovazione del sistema produttivo seguendo i principi di un’economia circolare. Complessivamente sono state prese in considerazione oltre 30 opzioni tecnologiche e su 15 di esse è stata effettuata una valutazione degli impatti energetici, ambientali, economici e occupazionali, arrivando a definire interventi in cinque settori strategici: fonti rinnovabili elettriche e termiche, modalità di accumulo, sistemi di trasporti sostenibile e risparmio energetico nell’edilizia.