City Life Magazine 19 | Page 73

CITY LIFE MAGAZINE 73 La sostenibilità di Expo Un esempio per i grandi eventi Pietro Mezzi M ilano batte Londra. Non è l’esito dello scontro tra le due metropoli, bensì la sintesi del confronto tra l’Esposizione universale di Milano del 2015 e i Giochi Olimpici di Londra del 2012. Expo vs Olimpiadi. E la materia del contendere è la sostenibilità delle due manifestazioni internazionali. Milano due, Londra zero: questo, almeno, il risultato in base ai dati diffusi di recente dagli organizzatori dell’evento milanese. Dati che collocano il semestre espositivo milanese in cima alla classifica dei grandi eventi più attenti all’ambiente. Due, più di altri, sono i numeri che qualificano l’Expo milanese rispetto ai Giochi londinesi: il numero di certificazioni sulla gestione ambientale dell’evento: due per Milano, una sola per la capitale britannica, la percentuale di raccolta differenziata: 67% all’interno del sito che ha ospitato l’Esposizione, 62% in quello dei giochi olimpici. Due a zero, insomma. Ma vediamo più da vicino il complesso delle informazioni ambientali della manifestazione milanese. Verde, acqua, energia, illuminazione, eco-building, materiali ecologici, mobilità e compensazioni delle emissioni di CO2, raccolta differenziata e riciclo dei materiali: sono questi i temi presi in considerazione nell’analisi delle prestazioni ambientali dell’esposizione universale. Partiamo dalle certificazioni ambientali, che hanno misurato, grazie al lavoro di soggetti terzi, la qualità delle soluzioni di sostenibilità attuate da Expo. Si è partiti dalla certificazione di conformità allo standard internazionale Iso 20121/2012 del sistema di gestione della sostenibilità dell’evento, nel periodo compreso tra dicembre 2014 e luglio 2015 (l’ente di certificazione era Dnv Gl), per approdare alla certificazione Iso 14064/2006 relativa agli inventari delle emissioni di CO2 dal 2012 all’ottobre 2015 (sempre Dnv Gl l’ente certificatore), la certificazione Leed (New construction), che ha raggiunto il livello Platinum per la cascina Triulza (l’ente certificatore era Gbc Usa) e, infine, la certificabilità Leed (Nd) di Icmq, del progetto piastra e sito per gli anni 2013, 2014 e 2015.