City Life Magazine 19 | Page 70

70 CITY LIFE MAGAZINE N.19 pressoché inesplorato, ha un potenziale molto elevato di crescita per la facilità di installazione e per il basso impatto di copertura al suolo, rispetto al fotovoltaico o al grande eolico tradizionale. Esempio interessante è rappresentato dai cosiddetti paesi emergenti nei quali i costi per la costruzione di infrastrutture per il trasporto dell’energia è altissimo e problematico, l’eolico verticale ovvia a queste difficoltà oggettive per le dimensioni ridotte e la facilità di montaggio e moltiplicazione dei punti, per l’autoproduzione e l’indipendenza energetica anche di piccole realtà. Questa scelta è stata fatta per tre motivi principali, in primo luogo la silenziosità, le turbine tradizionali sono molto più rumorose e in ambito residenziale potrebbero creare problemi; inoltre, in un ambiente urbano permettono di sfruttare al meglio il moto turbolento del vento, infatti la turbina orizzontale lavora bene solo con vento diretto, frontale; in ultimo quello estetico, l’inserimento nel contesto urbano di questi oggetti è delicato, le pale verticali sono sicuramente più accattivanti e occupano meno spazio sul tetto dei palazzi, e impattano meno sull’aspetto dell’edificio. Pensiamo al tetto di un grattacielo, dove gli spazi sono ridotti per la presenza dei vari impianti e dove bisogna evitare che le pale interferiscano tra loro, l’asse verticale risponde, soddisfacendoli, a tutti questi requisiti. Il futuro della mobilità è elettrico. Questo comporta un cambiamento di approccio anche all’approvvigionamento energetico, l’utente diventa produttore/fornitore della propria energia combustibile. Si apre un nuovo grande mercato anche in Italia? Quanto detto in precedenza si collega in maniera naturale con la mobilità elettrica, come infatti si è visto siamo passati dalle grandi centrali alla produzione decentrata, localizzata, passaggio dovuto anche al fatto che il costo delle tecnologie si è molto ridotto negli ultimi anni. Pensiamo che nei primi anni Duemila un impianto fotovoltaico costava intorno ai 6-7000 €/kWp mentre ora ne costa circa 2000 €/kWp, anche per merito degli incentivi, in questi anni c’è stato un effettivo crollo dei costi con il prezzo dell’energia da solare che è oggi uguale o più basso del costo dell’energia da combustibile fossile, soprattutto in ambito residenziale. Tra i fondatori di DriWe c’è chi ci lavora dal 2006 sulla mobilità elettrica e ora ci sono le condizioni di mercato perché la e-mobility diventi conveniente, anche perché le tecnologie di produzione energetica hanno ridotto i loro costi. Tra i diversi servizi che fornite c’è il retrofit delle auto a combustione in veicoli elettrici, in cosa consiste?