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CITY LIFE MAGAZINE N.19
pressoché inesplorato, ha un potenziale molto elevato di crescita
per la facilità di installazione e per il basso impatto di copertura al
suolo, rispetto al fotovoltaico o al grande eolico tradizionale. Esempio interessante è rappresentato dai cosiddetti paesi emergenti
nei quali i costi per la costruzione di infrastrutture per il trasporto dell’energia è altissimo e problematico, l’eolico verticale ovvia
a queste difficoltà oggettive per le dimensioni ridotte e la facilità
di montaggio e moltiplicazione dei punti, per l’autoproduzione e
l’indipendenza energetica anche di piccole realtà. Questa scelta è
stata fatta per tre motivi principali, in primo luogo la silenziosità, le
turbine tradizionali sono molto più rumorose e in ambito residenziale potrebbero creare problemi; inoltre, in un ambiente urbano
permettono di sfruttare al meglio il moto turbolento del vento, infatti
la turbina orizzontale lavora bene solo con vento diretto, frontale; in
ultimo quello estetico, l’inserimento nel contesto urbano di questi
oggetti è delicato, le pale verticali sono sicuramente più accattivanti e occupano meno spazio sul tetto dei palazzi, e impattano
meno sull’aspetto dell’edificio. Pensiamo al tetto di un grattacielo,
dove gli spazi sono ridotti per la presenza dei vari impianti e dove
bisogna evitare che le pale interferiscano tra loro, l’asse verticale
risponde, soddisfacendoli, a tutti questi requisiti.
Il futuro della mobilità è elettrico. Questo comporta un
cambiamento di approccio anche all’approvvigionamento
energetico, l’utente diventa produttore/fornitore della propria
energia combustibile. Si apre un nuovo grande mercato
anche in Italia?
Quanto detto in precedenza si collega in maniera naturale con la
mobilità elettrica, come infatti si è visto siamo passati dalle grandi
centrali alla produzione decentrata, localizzata, passaggio dovuto
anche al fatto che il costo delle tecnologie si è molto ridotto negli
ultimi anni. Pensiamo che nei primi anni Duemila un impianto fotovoltaico costava intorno ai 6-7000 €/kWp mentre ora ne costa
circa 2000 €/kWp, anche per merito degli incentivi, in questi anni
c’è stato un effettivo crollo dei costi con il prezzo dell’energia da
solare che è oggi uguale o più basso del costo dell’energia da
combustibile fossile, soprattutto in ambito residenziale. Tra i fondatori di DriWe c’è chi ci lavora dal 2006 sulla mobilità elettrica e
ora ci sono le condizioni di mercato perché la e-mobility diventi
conveniente, anche perché le tecnologie di produzione energetica hanno ridotto i loro costi.
Tra i diversi servizi che fornite c’è il retrofit delle auto a
combustione in veicoli elettrici, in cosa consiste?