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CITY LIFE MAGAZINE N.19
risparmi sui costi di funzionamento (i costi per
gli autisti al momento costituiscono all’incirca
il 75% dei ricavi di Uber); d’altra parte una
diffusione capillare di una flotta di veicoli autonomi porterà a superare la scomodità di non
avere l’auto pronta “sotto casa”, fattore che
attualmente trattiene molte persone dall’utilizzare formule come “shared car” o lo stesso
Uber.
Uno studio della Columbia University ha stimato che, con una flotta di sole 9000 auto,
Uber potrebbe sostituire ogni taxi di New
York, con un’attesa media di soli 36 secondi e un costo abbattuto a 0,50 $ per miglio
percorso. Un altro studio della società PricewaterhouseCoopers stima che, quando la
diffusione di veicoli autonomi sarà capillare, il
numero di veicoli circolanti su strada si ridurrà
di addirittura il 99%! (per gli USA, si passerebbe da 245 milioni a 2,4 milioni di veicoli
circolanti). Va tuttavia detto che tale previsione non è condivisa da altri analisti, i quali anzi
paventano un periodo di aumentati ingorghi,
causati dall’immissione sulle strade di veicoli
autonomi che, per lo meno nel transitorio, si
affiancano a quelli con guidatore. Vanno inoltre considerate possibili problematiche legate
a un tale scenario, non solo di natura economica ma anche sociale (perdita di milioni
di posti di lavoro) e culturale in senso lato (il
nostro modo di vita ne uscirebbe completamente mutato e da ridefinire).
Qualunque siano le prospettive di un tale scenario, non c’è dubbio che siamo alle soglie di
una vera rivoluzione. Non ci resta che salire a
bordo e allacciare le cinture!
WEpods
Self Driving Bus
Il sistema driverless rappresenta
l’ultima frontiera anche per il trasporto pubblico; in fase di avvio
l’introduzione dei nuovi WEpod
(Wageningen e Ede pod), piccoli
bus automatizzati che da novembre faranno servizio passeggeri
in due città olandesi di Wageningen e Ede. Gli automezzi elettrici
hanno una velocità di 25 km/h e
possono portare 6 persone alla
volta, i test si stanno svolgendo
in condizioni ottimali di traffico
e di clima, escludendo le fasce
orarie di punta o le giornate di
pioggia, questo per consentire
un miglior controllo dalla sala
controllo. Il gruppo di progettazione dell’EWPod sta implementando il veicolo con telecamere,
sensori laser e radar, navigatore
GPS che consentiranno di monitorare l’ambiente in cui si troverà a muoversi. Il designer Joris
Ijsselmuiden della Wageningen
University sta realizzando un
sistema multicamera per il rilevamento dei landmark urbani,
questo permetterà al WEpod di
viaggiare anche in caso di punti GPS occultati da alberi e altri
ostacoli. I primi veicoli viaggeranno su corsie preferenziali e
inizieranno ad essere consegnati
nel maggio 2016.