City Life Magazine 19 | Page 17

ARTICOLI 17 più nel predisporsi a definirne uno, credo possa essere utile porsi tre domande: cosa misuri, come lo misuri, perché si voglia misurare. Solo dopo aver trovato una risposta convincente (si veda il box a pagina 18 per un esempio in ambito automobilistico) alle prime due domande e avendo verificato, nel rispondere alla terza, che gli interessi di chi lo elabora e lo pubblica coincidano con i nostri, potremo trarre giovamento dall’utilizzo del rating, uno strumento tanto utile quanto pericoloso e potenzialmente fuorviante. Definizione e costruzione di rating e ranking Per rating si intende un sistema di valutazione sia qualitativo che quantitativo di un insieme omogeneo. Tipicamente il rating considera più dimensioni nella valutazione. Per ranking si intende un ordinamento delle valutazioni ottenute con il rating. Il ranking rappresenta quindi una delle sintesi possibili (non l’unica!) dei dati analitici resi disponibili dal rating. La struttura è quasi sempre la stessa. Si individuano n attributi (da alcuni sino alle centinaia nei rating più sofisticati) dei singoli elementi dell’insieme che si prestino ad una misurazione numerica basata o su dati già disponibili (hard data) o su pareri di comunità omogenee comunque esprimibili con un voto numerico (soft data); si normalizzano questi dati secondo criteri euristici spesso assai discutibili per pervenire ad una n-pla di valori che caratterizzano il singolo elemento dell’insieme. Si provvede poi a definire un unico numero per ciascuno degli elementi dell’insieme oggetto della valutazione (che dovrebbe sintetizzare tutta l’informazione contenuta nei parametri prima definiti) ad esempio sommando i singoli elementi di valutazione moltiplicati per un peso attribuito altrettanto euristicamente e infine si ordinano i risultati così ottenuti. Il più delle volte ciò che il pubblico legge e commenta è solo il risultato dell’ordinamento (il ranking appunto), cioè l’ultimo passo che spesso è anche il più intrinsecamente arbitrario. (Il Sole 24 Ore offre però ai suoi lettori l’opzione di cambiare i pesi dei vari indicatori e osservare le conseguenti varia