City Life Magazine 18 | Page 42

42 CITY LIFE MAGAZINE N.18 OLTRE Ricerca scientifica e innovazione tecnologica Per il post Expo (forse) ci siamo Pietro Mezzi T itolo, il dopo Expo. Sottotitolo, cosa farne del milione e centomila metriquadrati di aree che sino al 31 ottobre 2015 hanno ospitato l’Esposizione universale di Milano? Questo è il difficile tema che le istituzioni nazionali e locali hanno di fronte nella difficile operazione di ri-funzionalizzazione del sito espositivo del nord Milano. Anche perché la prima cosa da evitare sono le brutte figure internazionali, com’è già capitato ad altre città al mondo, che al termine del semestre espositivo hanno visto crescere su quelle stesse aree erbacce e rifiuti. Ma, a quanto pare, Milano non sembra essere destinata a fare la stessa fine: infatti, quella che fino a ieri sembrava essere una faticosa strada in salita, oggi pare tornata in piano. Dopo mesi e mesi di attesa, che hanno fatto temere il peggio e il ripetersi di un film già visto prima del varo dell’esposizione universale, con l’ingresso in scena del governo, che ci mette contenuti (alcuni) e soprattutto finanziamenti, la partita sembra riaperta. Perché il rischio che nessuno vuole correre, nell’attesa di decidere il che fare, è che l’incuria prenda il sopravvento e che il soldi pubblici spesi anni fa per acquisire le aree vadano in fumo. Ora, dopo l’intervento del governo di fine novembre, il destino delle aree, una volta liberate dai padiglioni e dalle strutture di servizio (operazione che si concluderà il 30 giugno prossimo), sembra più chiaro. L’esecu ]