City Life Magazine 18 | Page 15

ARTICOLI P 15 ochi giorni fa mi trovavo a Londra e in una mattina soleggiata in cui la città mostrava una vitalità coerente con le sue prospettive di crescita, ho avuto modo di visitare una mostra appena inaugurata alla Somerset House dal titolo “Big Bang Data”, che resterà aperta sino al 28 febbraio. (http://bigbangdata. somersethouse.org.uk/) Una delle sezioni della mostra, curata da Future Cities Catapult (https://futurecities. catapult.org.uk/) in collaborazione con Tekja (www.tekja.com), va sotto il nome di “London Control Room”. Da un lato le tecniche di visualizzazione di Tekja fanno percepire il battito della città, analizzando in tempo reale dati provenienti da Twitter, Instagram e Transport for London. Dall’altro i modelli di Future Cities Catapult consentono al visitatore di ipotizzare scelte sulla Città (dalla destinazione degli spazi alle scelte sulla mobilità, dagli approvvigionamenti idrici alla socialità e all’istruzione) e di vederne in modo interattivo la proiezione degli effetti a vent’anni. L’uomo ha sempre cercato di prevedere il futuro. In fondo la scienza con i suoi modelli si occupa proprio di questo. Dall’inizio si è limitata a predizioni certe e deterministiche. Se lasciamo cadere un grave e una piuma dalla stessa altezza (nel vuoto) arriveranno a terra nello stesso tempo, che possiamo calcolare con precisione (a dispetto dell’esperienza diretta che dice tutt’altro). Poi nell’ottocento ha imparato a dominare il caso con modelli non più deterministici ma probalistici, la termodinamica in primis. Pur non essendo in grado di