City Life Magazine 17 | Page 67

sistemi di dosaggio intelligente, basato su leghe speciali, che permettono di dosare solo ed esclusivamente il mercurio necessario, evitando i problemi di sovradosaggio, tipici nei vecchi sistemi di produzione. Il risultato di questo processo è osservabile e il quantitativo effettivo nelle lampade è sceso a valori minimi, impensabili fino a pochi anni fa. Inoltre la combinazione con getters speciali ha permesso di allungare la vita utile della lampada con il conseguente beneficio in termini d’impatto ambientale. Applicazione senz’altro meno comune, ma assai affascinante, è quella dei dispensatori di metalli alcalini per la realizzazione di fototubi utilizzati nell’esperimento Super-Kamiokande, che ha contribuito in modo rilevante alla ricerca sui neutrini premiata proprio pochi giorni fa con il premio Nobel per la fisica. Senza entrare nei complessi dettagli dell’esperimento, possiamo però dire che la nuova generazione di dispensatori, ideata e prodotta da SAES, oltre a garantire il rilascio controllato di particolari sostanze che massimizzano le prestazioni dei rivelatori a fototubo, ha il merito di ridurre l’impatto ambientale rispetto alle precedenti tecnologie. Nell’ultimo decennio, SAES si è evoluta aggiungendo alle competenze di metallurgia spe- ciale quelle di chimica avanzata ed ha messo a punto soluzioni getter innovative generate tramite processi di tipo chimico. Recentemente la società ha sviluppato tecnologie e processi molto innovativi per il deposito di getter su wafer di silicio per i cosiddetti MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems), dispositivi miniaturizzati finalizzati a varie applicazioni, come sensori e giroscopi. Un’applicazione molto interessante riguarda la messa a punto di film ultrasottili di getter per sensori ad infrarossi (foto 2 e 3), utilizzati in termo-camere (impiegate per misurare la dispersione di energia, per la manutenzione in edifici e per misure di temperatura senza-contatto) o in sistemi di visione notturna (in automobili o in sistemi di sorveglianza e difesa). Dal 2004, sfruttando le proprie competenze di metallurgia speciale e della scienza dei materiali, il Gruppo SAES ha ampliato il proprio campo di attività rivolgendosi al mercato delle leghe a memoria di forma (anche denominate SMA – Shape Memory Alloys). Nasce la prima famiglia SAES di materiali caratterizzati da super-elasticità e con l’interessante proprietà di poter assumere forme predefinite quando vengono sottoposti ad un processo di “educazione termica”. Queste leghe speciali, che oggi trovano principale applicazione nel comparto biomedicale, si adattano perfettamente anche alla realizzazione di dispositivi di attuazione per il settore industriale (domotica, industria del bianco, elettronica di consumo e settore automobilistico). Un esempio rilevante consiste nell’impiego di molle prodotte con un filo SMA che permettono la messa a punto di sistemi intelligenti di distribuzione dell’aria condizionata a seconda delle condizioni di temperatura. La regolazione avviene senza la necessità di motori elettrici od altri sistemi energivori di controllo e attuazione, ma sfruttando le proprietà intrinseche di queste leghe, capaci di muoversi autonomamente quando sentono “troppo freddo” o “troppo caldo”. Il sistema SMA consente una distribuzione razionale e più efficiente dei flussi d’aria riscaldati o refrigerati. La capacità di innovare di SAES Group, combinata con alcune acquisizioni strategiche perfezionate negli ultimi anni, ha permesso di neutralizzare la crisi di prodotti utilizzati in tecnologie mature in declino, come nel settore dei Displays, e promette nuovi importanti risultati nei campi delle leghe a memoria di forma e dei materiali avanzati per applicazioni industriali ed altri ambiti tecnologici.