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CITY LIFE MAGAZINE N.17
I PADIGLIONI SOSTENIBILI DI EXPO 2015
Realizzazioni e buone pratiche
Categoria / Design&Construction
Sottocategoria 1
La climatizzazione dei padiglioni
ha rappresentato una quota
rilevante dei consumi energetici
durante il periodo di Expo. In tal
senso sono state previste una
serie di soluzioni di ventilazione
naturale, isolamento termico,
coperture e pareti verdi, tecniche
di ombreggiamento volte a
ridurre la necessità di
raffrescamento.
Climatizzazione
Minimizzazione
dell’irraggiamento solare e uso
delle facciate ventilate.
Padiglioni
Azerbaijan, Coca Cola, Francia,
IntesaSanpaolo,Irlanda, Lituania,
Messico, Slovenia, Turchia
Coperture e pareti verdi.
Israele, New Holland,Brasile,
Coca Cola, Monaco, Save The
Children, Ecuador
Austria, Bahrain, Coca Cola, Save
The Children, Estonia
Sistemi di free cooling,
ventilazione naturale.
Sottocategoria 2
Risparmio energetico per
illuminazione
Sistemi di Bms (Building
management system) per il
monitoraggio e il controllo degli
apparati di climatizzazione e dei
sistemi di illuminazione.
Padiglioni
Sottocategoria 3
Installazione di impianti di
produzione di energia da fonte
rinnovabile per la copertura dei
consumi termici ed elettrici del
padiglione.
Energia da fonti rinnovabili
Padiglioni
Austria, Azerbaijan, Belgio,
Brasile, Eurochocolate, New
Holland
Sottocategoria 4
Utilizzo di legno riciclato o
proveniente da filiere controllate
e certificate che garantiscono la
provenienza da foreste gestite in
maniera sostenibile (Fsc, Forest
Stewardship Council, o Pefc,
Programme for Endorsement of
Forest Certification schemes).
Energia da fonti rinnovabili
Materiali riciclati (o certificati)
Padiglioni
Azerbaijan, Belgio, Carlsberg,
Cile, Colombia, Coop,
Eurochocolate, Francia,
IntesaSanpaolo, Malaysia, Save
The Children, Slovenia, Spagna,
Waa-Conaf, Vanke
La maggior parte delle soluzione
adottate all’interno di quasi tutti i
padiglioni hanno previsto
applicazioni ad alta efficienza,
come l’utilizzo di lampade Led e
Cfl e sensori di presenza.
Angola, Azerbaijan, Brasile, Cile,
Colombia, Irlanda, Messico, New
Holland, Slovenia, Coca Cola,
Coop
I padiglioni più sostenibili di
EXPO 2015
Visualizza la tabella con i dati
riassuntivi
partecipanti (paesi, aziende,
organizzazioni) una sfida,
per dare valore e visibilità
all’adozione di iniziative volte
a ridurre il proprio impatto
sull’ambiente. Il contest,
infatti, ha messo in luce
interessanti e innovative
iniziative: dall’efficientamento
dei consumi energetici
e idrici all’utilizzo di fonti
rinnovabili, dall’impiego di
materiali riciclabili ai progetti
di riuso dei padiglioni. Queste
iniziative, diffuse al pubblico e
ai visitatori, contribuiranno alla
legacy positiva di Expo Milano
2015.
Alcuni cosiddetti player
di Expo si sono anche
cimentati nel calcolo delle
emissioni di CO2 prodotte
dalla realizzazione dell’area
espositiva e si sono adoperate
per compensare tale
impatto. Il Cile, ad esempio,
ha acquistato crediti Cers
da progetti di forestazione
nel proprio paese. Coop
invece ha contribuito alla
redazione di due progetti:
il primo di depurazione
dell’acqua in Kenya grazie
all’installazione di filtri senza
impiegare energia, il secondo
di produzione di energia da
fonti rinnovabili in Nicaragua.
Lavazza ha invece misurato
l’impronta ecologica di
una tazza di caffè e ancora
Coop ha effettuato l’Edp
(certificazione ambientale di
prodotto) di quattro prodotti:
acqua, carne di bovino,
pomodoro e vitello e il carbon
footprint di ben 900 dei
1.400 prodotti venduti nel
“supermercato del futuro”.