City Life Magazine 17 | Page 45

ARTICOLI 45 Mi030 è varietà, pluralità, diversità; Mi030 è una melodia di contrasti, differenze; è il riflesso, di fatto, di quella che dovrebbe essere – così come ce la siamo immaginata – la Milano del 2030: una città policentrica e internazionale. Non è stato solo un incubatore di sogni astratti, speranze lontane e intime paure. Non è stato nemmeno un maldestro esperimento di futurologia. Mi030 ha innanzitutto espresso una visione, forse parziale, incompleta, in cui tuttavia ciascun elemento è radicalmente connesso con l’altro. La discussione e l’attività ideativa del progetto si è svolta il 6 giugno in un luogo fortemente iconico, negli ultimi tre piani della Diamont Tower, sospesi nei cieli meneghini. La stessa torre ha assunto metaforicamente la funzione di antenna del cambiamento e di ideale trampolino verso la dimensione futura. I piani sono stati teatro del dibattito, articolato in sei temi inesorabilmente legati tra loro: amore, comunicazione, scuola, impresa, corpo e città. La discussione di giugno rappresenta tuttavia solo una parte del progetto, poiché il vero cuore vitale è rappresentato dal manifesto stilato in seguito alla maturazione delle idee emerse. Un manifesto reale e ideale insieme, in cui riecheggia l’audacia di profanare le frontiere delle singole discipline – dall’urbanistica alla medicina – e dei singoli temi.