City Life Magazine 15 | Page 64

64 CITY LIFE MAGAZINE N.15 spreco, maggior efficienza rispetto al sistema attuale. Porre in essere questo dialogo non rappresenta solo un “capriccio” dei produttori ma il futuro dell’impiantistica, la condivisione dei dati e la connessione tra reti è fondamentale per evitare sovrapposizioni tra gli impianti e il relativo spreco di risorse energetiche. Il vostro approccio è quello di predisporre una regia unica atta a mettere a disposizione tecnologie innovative e imparare a gestirle? D.C. Esatto, lavoriamo cercando di coordinare le due realtà associative, la pratica di cantiere edilizio con quella normativa. Presi singolarmente i nostri prodotti sono di ottima qualità, ma per arrivare all’eccellenza devono potersi integrare e lavorare come un solo sistema, non soltanto devono essere integrati, ma anche monitorati con una sensoristica dedicata che consenta un controllo punto/punto in grado di gestire, manutenere e intervenire in tempo reale sul singolo elemento, evitando sprechi e consumi fuori controllo. Un lavoro complesso e paziente. In questa fase evolutiva delle tecnologie, gli installatori quanto rischiano di essere l’anello debole della catena, soprattutto in termini di visione d’insieme? D.C. Purtroppo lo sono, anche se come Associazioni stiamo effettuando formazione continua presso le aziende associate e queste a loro volta alla rete dei loro installatori. Qui torniamo al punto precedente: la normativa. Noi come ANIE/ ANIMA possiamo formare e informare gli operatori, ma se i regolamenti rimangono disomogenei e diversi da regione a regione – e fino a quando non si pervenga a una normalizzazione delle regole – la nostra diventa un’attività molto impegnativa. Un altro grande problema che stiamo riscontrando è la carenza di formazione commerciale, soprattutto da parte di piccole o micro imprese artigiane. Queste ultime fanno fatica a vendere i nuovi prodotti e a proporli ai clienti finali, al contrario sono bravissime a livello pratico. Dal punto di vista commerciale non sanno comunicare in modo adeguato e corretto i vantaggi delle nuove tecnologie, non sono consulenti energetici, sono solo installatori. Al contrario le imprese più grandi hanno dei tecnici interni e possono permettersi di acquistare gli strumenti per una pre-valutazione del risparmio. In questo caso si parla di realtà medio o medio/grandi, la vera sfida sarà quella di portare anche i piccoli artigiani a questi livelli di informazione, preparazione e consapevolezza commerciale. A.D. Come è stato detto l’alto livello di preparazione tecnico/pratica degli installatori italiani è strettamente correlato alla presenza di aziende manifatturiere e produttive, che ritengono un fattore decisivo la formazione e informazione della propria rete di operatori. La formazione pratica degli installatori è un dato di fatto, ma come farli crescere commercialmente? Seguirli sulla formazione per fornire loro una visione d’insieme in modo che possano convincere il cliente finale,