ARTICOLI
I
l nuovo decennio nel settore energetico italiano è stato
spettatore di una serie di radicali trasformazioni, dall’evoluzione
della tipologia di fonti di approvvigionamento, passate dagli
idrocarburi classici verso le nuove rinnovabili, alla radicale
caduta dei consumi, soprattutto quelli industriali, dall’operatività
borsista del mercato italiano sempre più agganciato a quello
europeo, alla drammatica perdita di posti di lavoro, che quasi
certamente non torneranno più ai livelli occupazionali precrisi. L’attuale stadio di questo lungo processo si concentra
sempre più sull’acquisizione e la gestione delle informazioni
inerenti i flussi di energia. Il mercato italiano è ormai da
tempo in overcapacity ed essendo l’energia elettrica un
bene indifferenziato, le possibilità di conquistare nuove fette
di mercato si assottigliano oltremodo, considerata anche la
sostanziale pigrizia del consumatore energetico a differenza di
quello telefonico, a cambiare fornitore.
Quindi l’opportunità, forse ultima, di far breccia nelle abitudini
di consumo degli utenti non è di lavorare sulla qualità
dell’offerta, bensì di profilare la stessa sulle necessità del
singolo compratore. In altre parole, il mercato dell’energia si va
sempre più connotando come un mercato dei servizi energetici,
nel quale il consumatore sarà via via più proattivo e sempre
meno soggetto meramente subordinato (il caso limite era
rappresentato dal mercato con monopolista pubblico, dove ogni
aspetto, a partire dal prezzo finale di vendita, è prefissato). Nella
nuova realtà, invece, l’utente diverrà egli stesso attore di primo
piano, arrivando a scegliersi la tipologia di fonte energetica di
cui servirsi, utilizzando il parco impianti a lui più conveniente e,
in un futuro non lontano, andando anche a partecipare in prima
persona alla produzione e vendita di energia, nelle varie forme
vettoriali in cui questa si offre: carburante, calore, elettricità.
E il mercato dei servizi energetici si indirizzerà, secondo
una tendenza comune un po’ a tutti i mercati, verso la
personalizzazione del prodotto, operazione che richiede la
27