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ossidazione del combustibile,
dando vita a pile a
combustibile microbiche.
Questo sistema biotech è
ancora all’inizio, ma in futuro
potrà essere utilizzato per
“produrre energia elettrica
o biocarburanti a partire da
scarti agricoli, rifiuti civili e
industriali così come da quelli
prodotti in un sottomarino
o nella stazione spaziale”,
spiega la stessa Cristiani.
L’obiettivo è dunque quello
di prevenire l’inquinamento e
ripulire le acque, utilizzando
nel lago una “pila” naturale,
che possa fornire l’energia
necessaria al depuratore. Il
prossimo step sarà quello di
applicare lo stesso sistema
nel lago di Idro a Brescia.
In futuro si potrebbero
poi produrre anche pile
a combustione anche in
ambienti dove un sistema
di riciclo “elettrico” dei rifiuti
sarebbe molto vantaggioso,
come in una stazione
spaziale.
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