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74 CITY LIFE MAGAZINE N.14 News I batteri “elettricisti”: bonificare l’AMBIENTE e generare energia U na nuova soluzione per bonificare l’ambiente dal cromo esavalente e da altri metalli inquinanti: i batteri “elettricisti”. La scoperta è stata fatta dai ricercatori dell’Università di Tubinga, in collaborazione con l’Università di Manchester e il Pacific Northwest National Laboratory. I batteri “elettricisti” sono batteri purpurei che normalmente vivono in acque stagnanti e sono in grado di generare delle “batterie” naturali sfruttando le particelle della magnetite. Gli studiosi li hanno infatti incubati con questo minerale ferroso e hanno riscontrato che con la luce diurna questi rimuovono i batteri presenti sulla magnetite, mentre al buio li trasferiscono nuovamente sul materiale ferroso. Questo processo, alternatosi più volte, ha così dato vita a cicli di carica e scarica. L’obiettivo dello studio è usare questi batteri per ripulire e bonificare l’ambiente. Andreas Kappler, studioso dell’Università di Tubinga, ci spiega infatti che “studi recenti hanno dimostrato che è possibile usare la magnetite per ripulire i metalli tossici come il cromo esavalente. L’uso combinato della magnetite con i batteri potrebbe addirittura potenziare l’effetto”. Ciò ha aperto un’ulteriore strada ai ricercatori che stanno sperimentando altri tipi di batteri che, a differenza di quelli “elettricisti”, non metabolizzato il ferro. Gli studiosi sono decisi a trovare un altro metodo al 100% naturale per ripulire l’ambiente. Anche i ricercatori Rse (Ricerca sul Sistema Energetico) e dell’Università di Milano stanno sperimentando questi batteri nel depuratore di Milano Nosedo nell’ambito del progetto “Luce Bioelettrica”. Pierangela Cristiani, responsabile scientifica di Rse, spiega che “si è scoperta la possibilità di trasferire direttamente gli elettroni derivanti dai processi ossidativi della materia organica tramite una sorta di cortocircuito tra metallo e componente biologica”. I “batteri elettricisti” sono infatti in grado di produrre energia elettrica degradando le sostanze organiche disciolte in acqua o nel terreno. Questi catalizzano infatti le reazioni di