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60 CITY LIFE MAGAZINE N.14 alimenti e la ristorazione e per la gestione dei rifiuti. In questa operazione, la società milanese non ha dimenticato il lavoro di formazione dello staff impegnato nella manifestazione e l’informazione ai visitatori. Ultimo tassello dell’operazione dell’economia circolare è l’indicazione di come recuperare gli oggetti e i manufatti del dopo evento. Anche per le attività del cosiddetto “carbon management”, sono state predisposte le linee guida per indirizzare la progettazione dei padiglioni e di come calcolare l’impronta ecologica legata alle emissioni di CO2 e di come e dove realizzare le compensazioni ambientali attraverso una serie di progetti locali (di questo argomento, City Life Magazine ne ha parlato nel numero di dicembre dello scorso anno; nda). Mentre le attività che vanno sotto la voce di “management system” hanno comportato l’adozione delle procedure di certificazione ambientale, sia del sito espositivo sia di cascina Triulza (che sarà la sede delle associazioni del terzo settore), oltre all’audit dei numerosi cantieri, di green procurement e di redazione del Rapporto di sostenibilità. Grazie a questo approccio a tutto tondo, quella milanese rimarrà nella storia come la prima esposizione universale ad adottare standard riconosciuti a livello internazionale per la gestione sostenibile dell’evento, la prima a compensare il 100 per cento delle emissioni di gas serra, a investire circa 7 milioni di euro in progetti locali (di efficientamento energetico di alcuni edifici pubblici e la realizzazione di impianti alimentati con fonti rinnovabili) e internazionali (acquisto di crediti da progetti legati alla sicurezza alimentare), a pubblicare un Rapporto di sostenibilità, a dotarsi di linee guida per la realizzazione dei padiglioni e delle strutture, per gli acquisti verdi e a premiare le soluzioni più sostenibili dei paesi partecipanti. RIFIUTI DA RECORD Gli obiettivi della gestione dei materiali post-utilizzo e post-consumo (i rifiuti) dell’Esposizione universale di Milano hanno a che fare con la minimizzazione del prelievo delle risorse e della produzione di scarti da avviare a smaltimento e la massimizzazione dei tassi di riuso, riciclo e recupero. Accanto a questi obiettivi generali, che riguardano soprattutto le forniture e le realizzazioni dei paesi partecipanti alla manifestazione e degli espositori, vi è un obiettivo quantitativo che per essere raggiunto ha bisogno di un forte coinvolgimento dei milioni di visitatori che affolleranno il sito milanese: la società Expo, nei sei mesi di manifestazione, intende infatti raggiungere il 70 per cento di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani generati dagli stessi visitatori. Anche questo sarebbe un record.