City Life Magazine 14 | Page 59

CITY LIFE MAGAZINE futuri altri eventi e che fosse l’occasione per diffondere idee innovative e anche buone pratiche realizzative. Per fare degli esempi, gli organizzatori dell’evento milanese hanno posto grande attenzione alla gestione delle emissioni di CO2 in atmosfera, cosa questa che ha voluto dire considerare i temi dell’efficienza energetica, delle compensazioni ambientali e dell’impronta ecologica sia della fase realizzativa sia dei sei mesi di esposizione. Altro esempio: Expo2015 ha voluto che l’evento si basasse sulla cosiddetta “circular economy” per quanto riguarda la scelta, il recupero, il riciclo e il riutilizzo dei materiali impiegati e che vi fosse un sistema di gestione del mega evento basato sulle certificazioni Iso (20121 e 14064) e sul “Global reporting initiative”. Per raggiungere questi obiettivi di sostenibilità, tutti quanti misurabili, la società ha preteso che gli appaltatori, i fornitori e i partecipanti seguissero precisi requisiti tecnici, regole e linee guida e che tutto ciò rientrasse nei contratti di gara sia delle forniture sia delle realizzazioni. Per essere più precisi, nella cosiddetta operazione di “circular economy” dei materiali di ingresso, del loro riuso e riciclo, l’organizzazione tecnica di Expo si è dotata di linee guida per la progettazione “selfbuilt”, cioè della realizzazione dei padiglioni dei paesi partecipanti, per gli acquisti verdi, per gli 59