City Life Magazine 14 | Page 14

14 CITY LIFE MAGAZINE N.14 Proprio per questa ragione, l’Expo 2015 rappresenta una grandissima occasione per proiettarsi verso il futuro e al contempo una sfida che una città moderna e orientata al business, come Milano, è pronta a raccogliere. È proprio in funzione di questo evento universale che sono stati preventivati dei profondi mutamenti del tessuto urbanistico cittadino. Lo scopo? Dare vita alla Milano 2.0, che sia pronta ad accogliere i 20 milioni di turisti che, si stima, visiteranno Expo 2015 tra maggio e ottobre. Per presentarsi nel migliore dei modi, Milano si cambia d’abito e si prepara a sfilare davanti agli occhi del mondo in vesti rinnovate, senza rinunciare a strizzare l’occhio a un passato che molti le invidiano. I primi cambiamenti in programma interessano i punti nevralgici della città, come Fieramilanocity, Porta Garibaldi e Piazza Castello, che stanno via via assumendo un aspetto sempre più moderno e funzionale; oltre, naturalmente, alla parte ovest della città che ospiterà il grande polo espositivo di Expo 2015. Molti progetti sono stati messi in cantiere dal 2008: dall’adeguamento dei mezzi pubblici, alla riqualificazione della Darsena, all’ambizioso progetto delle Vie d’Acqua, elaborato dagli architetti Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzatto, Sandro Rossi e dallo Studio Bodin&Associés, che ha richiesto un investimento di circa 19 milioni di euro. Quello che preoccupa maggiormente i milanesi è l’aspetto della viabilità legata ad Expo: quanto è stato effettivamente realizzato degli avveniristici progetti che dovrebbero presentare la nostra città come la Milano del futuro? Il progetto Le Vie D’Acqua consiste nella riqualificazione della Darsena e nasce per restituire alla città un luogo storico, simbolo della Milano sparita e che rimarrà in eredità alla Milano del futuro, attraverso il restyling dell’antico porto e la ridefinizione degli spazi adiacenti. Si parla di un susseguirsi di canali e piste ciclabili, che si snodano tra Milano e il Ticino dando vita a quello che gli addetti ai lavori chiamano l’ Anello verde-azzurro. Il progetto era stato presentato con tutti i crismi nel 2010.